Un video controcorrente ricorda la strage dei piemontesi del 1864 quando i soldati della nuova Italia unita spararono sulla folla pacifica in piazza San Carlo a Torino e fecero oltre una sessantina di morti.
L’autore di questo video documentato è il dottor Giorgio Enrico Cavallo, un giovane ma già affermato storico abituato a ricercare nuove verità, scomode e rimosse, sulla storia del nostro Paese che ne ha parlato nella sua trasmissione curata con Luca Paesotto.
Dopo la pubblicazione nell’ormai lontano 1999 del libro “La prima strage di Stato” di Roberto Gremmo, con rivelazioni esplosive, la tesi della ‘rivolta campanilista’ ha perso ogni credibilità, e si è finalmente chiarito che il massacro era una provocazione occulta per ‘dimostrare’ l’ingovernabilità dei torinesi e ‘giustificare’ lo spostamento della capitale a Firenze. Fu, insomma, la prima provocazione stagista, l’inizio della strategia della tensione.
Un video controcorrente ricorda la strage dei piemontesi del 1864 quando i soldati della nuova Italia unita spararono sulla folla pacifica in piazza San Carlo a Torino e fecero oltre una sessantina di morti. L’autore di questo video documentato è il dottor Giorgio Enrico Cavallo, un giovane ma già affermato storico abituato a ricercare nuove verità, scomode e rimosse, sulla storia del nostro Paese che ne ha parlato nella sua trasmissione curata con Luca Paesotto. Dopo la pubblicazione nell’ormai lontano 1999 del libro “La prima strage di Stato” di Roberto Gremmo, con rivelazioni esplosive, la tesi della ‘rivolta campanilista’ ha
Un video controcorrente ricorda la strage dei piemontesi del 1864 quando i soldati della nuova Italia unita spararono sulla folla pacifica in piazza San Carlo a Torino e fecero oltre una sessantina di morti.
L’autore di questo video documentato è il dottor Giorgio Enrico Cavallo, un giovane ma già affermato storico abituato a ricercare nuove verità, scomode e rimosse, sulla storia del nostro Paese che ne ha parlato nella sua trasmissione curata con Luca Paesotto.
Dopo la pubblicazione nell’ormai lontano 1999 del libro “La prima strage di Stato” di Roberto Gremmo, con rivelazioni esplosive, la tesi della ‘rivolta campanilista’ ha perso ogni credibilità, e si è finalmente chiarito che il massacro era una provocazione occulta per ‘dimostrare’ l’ingovernabilità dei torinesi e ‘giustificare’ lo spostamento della capitale a Firenze. Fu, insomma, la prima provocazione stagista, l’inizio della strategia della tensione.