
Le ricerche effettuate da un team di studiosi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma 3, recentemente pubblicate sulla rivista scientifica Tectonics dell’AGU, hanno gettato nuova luce sull’origine della Sardegna.
I dati fin qui ottenuti avevano ipotizzato che il blocco tettonico sardo-corso si fosse staccato 21 milioni di anni fa dal margine europeo provenzale-catalano raggiungendo la posizione attuale con una rotazione antioraria di 50-60°. Le nuove analisi paleomagnetiche effettuate su campioni di arenarie e argille provenienti da 31 località del Sulcis, nella parte sud-ocidentale, hanno invece evidenziato che l’isola si sarebbe formata a partire da due microplacche tettoniche indipendenti, che si sono prima saldate tra loro e solo in un secondo tempo, insieme, si sono staccate dal margine europeo per collocarsi nel Mediterraneo centrale.
A questa conclusione i ricercatori sono giunti rilevando il diverso grado di rotazione della porzione meridionale, doppia rispetto al resto dell’isola. Ciò significa che mentre la parte settentrionale faceva parte di un unico blocco con la Corsica e la Provenza, la parte meridionale apparteneva alla cosiddetta placca iberica, disaccoppiatasi dall’Europa tra 120 e 150 milioni di anni fa, durante l’apertura del Golfo di Biscaglia, compiendo una rotazione antioraria di 30°. Solo successivamente, tra 30 e 21 milioni di anni fa, si è saldata al blocco sardo-corso lungo la cosiddetta faglia di Nuoro con una seconda rotazione antioraria di 30°. Dopodiché, tra 21 e15 milioni di anni fa, l’intera nuova placca si è staccata dal margine europeo con un’ulteriore rotazione antioraria di 60°, raggiungendo la posizione attuale.
I risultati ottenuti da questo lavoro suggeriscono, dunque, che prima di 30 milioni di anni fa la placca Iberica fosse in realtà molto più grande di come è oggi – si parla, infatti, di “Greater Iberia” – per poi frammentarsi in tante microplacche che si sono disperse nel Mediterraneo
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L’articolo Nuove ipotesi sull’origine della Sardegna sembra essere il primo su La Rivista della Natura.
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