
Un team di ricerca internazionale, guidato dal British Antarctic Survey e a cui ha preso parte anche l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, ha realizzato una mappa 3D relativa alla geologia subglaciale del ghiacciaio Thwaites, fornendo una sorta di fotografia geologica delle rocce che si sono formate circa 100 milioni di anni fa, quando la Nuova Zelanda si staccò dall’Antartide, molto prima che si formasse la calotta Antartica.
Il ghiacciaio Thwaites è un’area chiave della calotta antartica, oggetto di studi multidisciplinari in relazione al suo ruolo nell’innalzamento futuro del livello del mare.
I rilievi sono stati realizzati con un radar da un aereo e sensori in grado di mappare le variazioni di gravità e magnetismo. Considerando che la base del ghiacciaio Thwaites si trova molto al di sotto del livello del mare, i ricercatori si aspettavano che nei successivi milioni di anni si sarebbero depositati spessi strati di sedimenti. I dati ottenuti evidenziano, invece, che solamente un quinto delle rocce sotto il ghiacciaio è costituito da rocce sedimentarie.
Fausto Ferraccioli, direttore della Sezione di Geofisica dell’OGS e uno degli autori dello studio, spiega: «Sappiamo che Thwaites è un ghiacciaio enorme e che attualmente sta cambiando più rapidamente di tutti gli altri ghiacciai antartici. La crosta sottile e le rocce cristalline alla base del ghiacciaio creano una maggiore variabilità nel flusso di calore subglaciale, creando zone di fusione alla base della calotta diverse rispetto a quanto ipotizzato prima. I modelli di nuova generazione dovranno, quindi, tenere conto dell’eterogeneità nella geologia subglaciale per poter quantificare meglio i contributi futuri del ghiacciaio Thwaites all’innalzamento del livello del mare globale».
Un’irreversibile perdita di ghiaccio
La zona in cui il ghiacciaio Thwaites incontra il fondale marino si è ritirata di 14 km dalla fine degli anni ’90 a oggi. Gran parte della calotta glaciale si trova al di sotto del livello del mare ed è suscettibile a una rapida e irreversibile perdita di ghiaccio che potrebbe notevolmente contribuire all’innalzamento del livello del mare.
Tom Jordan, ricercatore del British Antarctic Survey afferma: «Nessun singolo studio scientifico potrebbe mai rispondere alla sfida del cambiamento climatico, ma è l’insieme di diversi studi come questo che ci consente di comprendere e affrontare questa sfida».
Lo studio “Geological sketch map and implications for ice flow of Thwaites Glacier, West Antarctica, from integrated aerogeophysical observations” è stato pubblicato sulla rivista Science Advances.
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L’articolo Il ghiacciaio Thwaites sta cambiando più rapidamente di tutti gli altri ghiacciai antartici sembra essere il primo su La Rivista della Natura.
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