Le Borse asiatiche archiviano una seduta nel complesso positiva mentre i futures europei e di Wall Street sono deboli all’indomani della reazione euforica al taglio dei tassi della Fed. La decisione della Bank of Japan di non modificare la politica monetaria, dopo il disastro provocato a luglio dal rialzo dei tassi, in attesa della conferenza stampa del governatore Kazuo Ueda, hanno spinto Tokyo (+1,53%) al pari dello yen. Gli analisti scommettono su un ritocco all’insù dei tassi a ottobre, anche alla luce del dato sull’inflazione, diffuso oggi, in accelerazione. Bene anche Seul (+0,53%) e segna un buon andamento Hong Kong che sale dell’1% a seduta ancora in corso. Sono invece orientate al ribasso le Borse cinesi di Shanghai (-0,4%) e Shenzhen (-0,6%). Sul fronte dei cambi, sono poco mossi la moneta verde e l’euro. Tra le materie prime il petrolio è in marginale ribasso sotto i 72 dollari al barile mentre l’oro fa un altro passo avanti sopra i 2.593 dollari l’oncia.
Positiva Hong Kong, non gli altri listini cinesi
Le Borse asiatiche archiviano una seduta nel complesso positiva mentre i futures europei e di Wall Street sono deboli all’indomani della reazione euforica al taglio dei tassi della Fed. La decisione della Bank of Japan di non modificare la politica monetaria, dopo il disastro provocato a luglio dal rialzo dei tassi, in attesa della conferenza stampa del governatore Kazuo Ueda, hanno spinto Tokyo (+1,53%) al pari dello yen. Gli analisti scommettono su un ritocco all’insù dei tassi a ottobre, anche alla luce del dato sull’inflazione, diffuso oggi, in accelerazione. Bene anche Seul (+0,53%) e segna un buon andamento Hong Kong che sale dell’1% a seduta ancora in corso. Sono invece orientate al ribasso le Borse cinesi di Shanghai (-0,4%) e Shenzhen (-0,6%). Sul fronte dei cambi, sono poco mossi la moneta verde e l’euro. Tra le materie prime il petrolio è in marginale ribasso sotto i 72 dollari al barile mentre l’oro fa un altro passo avanti sopra i 2.593 dollari l’oncia.