Lo studio del DNA rinvenuto rinvenuto nella grotta di Cabaddaris, a Supramonte di Orgosolo (Nuoro), getta nuova luce sulla storia di una specie estinta: il prolago sardo (Prolagus sardus).
Questa specie oggi estinta, 7500 anni fa, nel periodo Neolitico, era diffusa in Sardegna e Corsica. Il campione di DNA è stato per la prima volta oggetto di importati studi e analisi da parte di ricercatori dell’Università di Bologna e di Cagliari, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) e dello Severtsov Institute of Ecology and Evolution of the Russian Academy of Sciences di Mosca.
Lo studio “Ancient DNA re-opens the question of the phylogenetic position of the Sardinian pika Prolagus sardus (Wagner, 1829), an extinct lagomorph” è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
Cacciato dalle prime comunità umane dell’isola
«È stata recuperata e ricostruita con successo una porzione del genoma mitocondriale di un campione di prolago sardo. Oltre alle analisi genetiche, il reperto è stato datato circa 7500 anni fa, nel periodo Neolitico. È probabile che questa specie fosse preda di diversi carnivori e di uccelli nell’ecosistema paleo-insulare quaternario della Corsica e della Sardegna. Inoltre, i resti bruciati raccolti in diversi siti archeologici hanno documentato che il prolago è stato regolarmente cacciato e mangiato dalle prime comunità di esseri umani che hanno colonizzato queste isole» spiega il ricercatore dell’Alma Mater Valerio Joe Utzeri, primo autore dell’articolo.
Questo lagomorfo è stato certamente presente in Sardegna fino all’età del Ferro e in Corsica forse fino all’epoca romana. L’estinzione è stata forse legata all’introduzione di nuovi predatori o concorrenti per la stessa nicchia ecologica nell’ecosistema insulare. Non può essere però nemmeno esclusa la trasmissione di agenti patogeni da parte di specie introdotte dall’attività umana, come ratti e lepri.
«Lo studio del DNA antico, una specie di capsula del tempo, ha rivoluzionato la comprensione di importanti eventi del passato con una risoluzione senza precedenti, fornendo nuove opportunità per rispondere a quesiti che non avremmo potuto risolvere con altri approcci. Come per questo studio, grazie alla paleogenomica è stato possibile analizzare il DNA di molte altre specie estinte come l’uomo di Neandertal, il mammut, la tigre dai denti a sciabola o ancora il leggendario unicorno siberiano» afferma la prof.ssa Elisabetta Cilli, del Dipartimento di Beni Culturali Unibo e seconda autrice co-corrispondente dell’articolo.
Iscriviti alla newsletter se non vuoi perderti i prossimi articoli.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com
L’articolo Un “leprotto” estinto studiato con l’analisi del DNA antico sembra essere il primo su La Rivista della Natura.
Lo studio del DNA rinvenuto rinvenuto nella grotta di Cabaddaris, a Supramonte di Orgosolo (Nuoro), getta nuova luce sulla storia di una specie estinta: il prolago sardo (Prolagus sardus). Questa specie oggi estinta, 7500 anni fa, nel periodo Neolitico, era diffusa in Sardegna e Corsica. Il campione di DNA è stato per la prima volta oggetto
L’articolo Un “leprotto” estinto studiato con l’analisi del DNA antico sembra essere il primo su La Rivista della Natura.