di Pietro Spirito
Scoperto un nuovo tratto del fiume Timavo, il misterioso corso d’acqua il cui percorso nelle viscere del Carso non è ancora del tutto decifrato. Infatti, dopo 24 anni di esplorazioni e scavi, nella grotta denominata Luftloch (dal tedesco “grotta che respira”) – che si apre sul fondo di una dolina a Trebiciano, località del Carso triestino –, gli speleologi della Società Adriatica di Speleologia (Sas) di Trieste hanno raggiunto un’ampia caverna in cui scorre un segmento inesplorato del fiume sotterraneo Timavo, a oltre -300 metri di profondità.
Si tratta di una delle più importanti scoperte in campo speleologico, per la particolarità del Timavo, fiume carsico ricco di storia il cui percorso sotterrano, dopo oltre duecento anni di continue esplorazioni, è ancora in parte sconosciuto.
Percorso sotterraneo
Il Timavo scorre tra Croazia, Slovenia e Italia, nasce nelle foreste del Monte Nevoso, scorre nella Val Malacca, nel suo percorso attraversa il Carso per quasi novanta chilometri e sfocia infine in mare nei pressi di San Giovanni di Duino, in provincia di Trieste. Il fiume è famoso per il lungo tratto sotterraneo di circa 39 chilometri che, dalle spettacolari Grotte di San Canziano in Slovenia, raggiunge San Giovanni di Duino dove ricompare in superficie per poi sfociare nel Golfo di Trieste.
In attesa di molte sorprese
Con i suoi due chilometri di percorso in superficie in territorio italiano, il Timavo può essere considerato il fiume più corto della penisola che abbia sbocco in mare. La recente scoperta degli speleologi della Sas fa della grotta Luftloch una delle poche “finestre” affacciate sul Timavo, ovvero abissi – come l’Abisso di Trebiciano – sul cui fondo scorre il fiume.
«L’esplorazione – afferma Marco Restaino, primo scopritore (nel 2000 quando era ancora minorenne) e primo esploratore della Luftloch – dovrà continuare nei prossimi mesi, perché non è stato ancora possibile raggiungere il punto di arrivo dell’acqua».
«È fuori dubbio – continua Restaino – che la nuova grotta riserverà ancora molte sorprese: con questa scoperta si aprono nuove possibilità di prosecuzione anche per gli speleosubacquei, da molti anni impegnati nell’esplorazione del Timavo, con lo scopo di studiare il complesso sistema di flussi idrici sotterranei del Carso».
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L’articolo Scoperta la grotta segreta del fiume Timavo sembra essere il primo su La Rivista della Natura.
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