Il satellite dell’ESA Aeolus, in orbita attorno alla Terra da quasi 5 anni, sta per rientrare nel nostro Pianeta. E a differenza di quanto accade solitamente con satelliti che vengono dismessi, il rientro di Aeolus sarà controllato, affinché ciò che ne resterà dopo aver attraversato l’atmosfera possa cadere al sicuro nell’Oceano Pacifico, il più lontano possibile dalla terraferma e luoghi abitati
La missione spaziale Aeolus dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che ha superato di gran lunga la durata prevista per la sua vita, ha fornito dati di grande interesse ai principali centri meteorologici europei, migliorando significativamente le previsioni meteorologiche globali.
Fino alla fine. Ora ha quasi esaurito il suo carburante e la missione è terminata. Gli ingegneri hanno tenuto vivo Aladin, l’innovativo laser per la mappatura del vento, il più a lungo possibile prima che iniziassero le operazioni per far rientrare il satellite. Fino a metà luglio 2023, quando è stato spento, aveva funzionato alla perfezione. . La decisione dell’Esa: rientro controllato per il satellite Aeolus. La forza di gravità e l’atmosfera terrestre, insieme anche all’attività solare, stanno trascinando Aeolus verso la superficie terrestre dalla sua altitudine operativa di 320 chilometri. Il satellite non era stato progettato per un rientro controllato, quindi inizialmente era previsto che ricadesse in modo del tutto naturale sulla Terra entro pochi mesi. Ma l’ESA ha deciso di tentare un rientro assistito, il primo del suo genere.
Rientro bollente. La maggior parte della massa del satellite inizierà a bruciare quando raggiungerà un’altitudine di circa 80 chilometri. I modelli al computer mostrano che, se il satellite fosse lasciato al suo destino, diversi suoi detriti, seppur molto piccoli, potrebbero raggiungere la superficie terrestre.
Il Centro di controllo della missione utilizzerà dunque il carburante rimanente per guidare Aeolus durante il suo ritorno sulla Terra. . Satellite Aeolus: l’attività solare influirà sul rientro. Gli esperti di detriti spaziali, dinamiche di volo e sistemi di terra dell’Esa hanno progettato una serie di manovre e operazioni per assistere Aeolus e tentare di rendere il suo rientro ancora più sicuro di quanto non fosse originariamente progettato. Aeolus sta attualmente scendendo al ritmo di circa un chilometro al giorno e sta accelerando.
Solo alla fine sapremo. Le previsioni sull’andamento della sua discesa diventeranno più accurate con il passare dei giorni, ma attualmente è ancora difficile dire con esattezza quando Aeolus rientrerà nell’atmosfera terrestre. Questo dovrebbe accadere in un periodo compreso tra la fine di luglio e l’inizio di agosto.
Molto dipenderà anche dall’attività solare, si diceva. In che modo potrebbero influire i brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale? Le particelle cariche provenienti dal Sole riscaldano l’atmosfera terrestre, questo fa salire l’aria più densa verso l’alto, aumentando la resistenza esercitata dall’atmosfera stessa sul satellite. Al contrario, un periodo relativamente tranquillo di attività solare potrebbe far scendere Aeolus più velocemente. . Le manovre che guideranno il satellite Aelous verso l’Oceano Pacifico. Come sarà il rientro nel dettaglio? L’ESA ha fatto sapere che una volta che Aeolus avrà raggiunto un’altitudine di 280 chilometri, gli verrà inviata una serie di comandi distribuiti nell’arco di sei giorni che useranno il carburante rimanente del satellite per guidarlo verso la posizione ottimale per effettuare la parabola di rientro. Poi, una prima manovra abbasserà il satellite a quota 250 chilometri Quattro successive manovre faranno poi scendere Aeolus a 150 chilometri. A questo punto ci sarà un intervallo di 12 ore che servirà per una serie di controlli finali. Infine un’ultima, critica manovra darà la direzione a Aeolus verso la Terra (o a ciò che ne sarà rimasto, perché nel frattempo la stragrande maggioranza di esso sarà stato bruciato nel rientro in atmosfera)..
Dopo 5 anni di attività in cui ha fornito dati ai centri meteo europei, il satellite Aeolus ha concluso la sua missione. Ora ricadrà in modo controllato sulla Terra.