Scritto nel 1937 dal premio Nobel John Steinbeck, “Uomini e topi” è un piccolo enorme capolavoro della letteratura americana e mondiale, insieme a “Furore”. Il realismo poetico dell’autore ha in quest’opera la sua sintesi perfetta: nello stile asciutto e netto che lo contraddistingue, Steinbeck racconta un episodio di vita dell’America rurale, che diventa allegoria di tutta l’emarginazione degli ultimi. Tutto risuona di minaccia e di fallimento nelle pagine: aleggia sui protagonisti il senso di una tragedia inevitabile. Una storia cruda di amicizia e di impegno, di “dolore e pena”
Leggi l’articolo completo Perché (ri)leggere oggi “Uomini e topi” di John Steinbeck.
Scritto nel 1937 dal premio Nobel John Steinbeck, “Uomini e topi” è un piccolo enorme capolavoro della letteratura americana e mondiale, insieme a “Furore”. Il realismo poetico dell’autore ha in quest’opera la sua sintesi perfetta: nello stile asciutto e netto che lo contraddistingue, Steinbeck racconta un episodio di vita dell’America rurale, che diventa allegoria di tutta l’emarginazione degli ultimi. Tutto risuona di minaccia e di fallimento nelle pagine: aleggia sui protagonisti il senso di una tragedia inevitabile. Una storia cruda di amicizia e di impegno, di “dolore e pena”
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