Perché la Gioconda è in Francia? La rivalità tra Italia e Francia è ben nota, spaziando da settori come il vino, la moda, lo sport, fino ad arrivare alle opere d’arte. L’Italia, ricca di patrimonio Unesco, non ha nulla da invidiare a nessuno.
LEGGI ANCHE: Perché l’acqua è bagnata: una spiegazione scientifica
Tuttavia, una questione persiste: perché la Monna Lisa di Leonardo da Vinci, uno dei più grandi artisti italiani, si trova in un museo francese? Questo articolo risponde a questa domanda e ad altre correlate, come se Napoleone ha rubato la Gioconda e se c’è la possibilità che un giorno possa tornare in Italia.
Contenuto
Le origini della Monna Lisa
Prima di affrontare il motivo per cui la Gioconda si trova in Francia, è importante capire le sue origini. La Gioconda, un dipinto di Leonardo da Vinci risalente ai primi anni del 1500, è un dipinto a olio su una tavola di legno di pioppo.
Ritrae Lisa Gherardini, una nobildonna dell’aristocrazia fiorentina e moglie di Francesco Del Giocondo, un nobile mercante italiano.
Da qui il nome “La Gioconda”. Il nome alternativo, “Monna Lisa”, si riferisce al nome della donna ritratta, con “Monna” che può essere tradotto come “Signora”.
Perché la Gioconda è in Francia?
Nonostante sia stata realizzata da un italiano e ritrae un’italiana, la Gioconda si trova in Francia perché fu Leonardo da Vinci stesso a portarla lì.
Trasferitosi in Francia per trascorrere gli ultimi anni della sua vita, intorno al 1517 Leonardo vendette il dipinto a Francesco I, allora re di Francia, per 4000 ducati d’oro.
Da allora, la Gioconda divenne parte delle collezioni reali francesi, fino a quando Luigi XIV, il famoso Re Sole, la portò a Versailles. Con la rivoluzione francese, la Monna Lisa fu trasferita al Museo del Louvre.
Napoleone rubò la Gioconda?
Contrariamente a un mito popolare, Napoleone non rubò la Gioconda durante la sua campagna in Italia (1796-1797). Infatti, durante il periodo di Napoleone, la Monna Lisa era già da secoli in Francia.
Tuttavia, esiste un collegamento tra la Gioconda e Napoleone. Durante il suo impero, Napoleone Bonaparte volle che la Gioconda fosse collocata nella sua camera da letto, ma nel 1804 tornò al Louvre, che all’epoca si chiamava Musée Napoléon.
Il furto della Gioconda
La Gioconda fu effettivamente rubata, ma da un italiano, nel 1911: Vincenzo Peruggia, un decoratore italiano impiegato al Louvre, rubò il dipinto con l’intenzione patriottica di restituirlo all’Italia. Dopo il furto, la Gioconda rimase per un periodo in Italia, esposta nei principali musei italiani, come la Galleria degli Uffizi a Firenze e Palazzo Farnese a Roma.
La Gioconda può tornare in Italia?
La questione se la Gioconda possa tornare in Italia viene periodicamente sollevata. Tuttavia, la risposta è negativa.
Nonostante l’Italia abbia chiesto più volte alla Francia di “prestare” la Gioconda per esporla nei musei italiani, ciò non è mai accaduto. L’ultima apparizione della Monna Lisa in Italia risale al furto di Peruggia.
Il Museo del Louvre è molto protettivo nei confronti della Gioconda e raramente permette il suo trasporto. L’opera non ha lasciato la Francia dal 1974, quando fu prestata prima a Tokyo e poi a Mosca.
Inoltre, la maggior parte degli storici dell’arte concorda sul fatto che la Gioconda sia diventata troppo fragile per essere trasportata, con il rischio di danneggiarsi in modo irreversibile.
Dal punto di vista legale, la Gioconda non può tornare in Italia perché, come spiegato in precedenza, l’opera è stata portata in Francia direttamente dal suo autore, Leonardo da Vinci, e venduta lì. In sostanza, la Gioconda si trova legittimamente in Francia.
Perché la Gioconda è in Francia. Riassumendo
La Gioconda, uno dei dipinti più famosi al mondo, si trova in Francia per una serie di eventi storici e decisioni prese dal suo autore, Leonardo da Vinci. Nonostante le richieste occasionali di riportarla in Italia, sia per motivi storici che legali, la Gioconda rimane una parte preziosa delle collezioni del Museo del Louvre a Parigi.