
Perché il bar si chiama così? Il termine “bar” è diffuso in molte lingue e culture, ma le sue origini e il motivo per cui è utilizzato in riferimento a un certo tipo di esercizio commerciale non è sempre noto a tutti.
E allora perché il bar si chiama così?
La parola “bar” deriva dal termine inglese che significa letteralmente “sbarra” o “asta”. Nell’ambito dei luoghi di ristoro, questo termine si riferisce all’elemento fisico del bancone – una lunga barra, appunto – dietro cui lavorano i baristi e dove si servono le bevute.
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Nel XIX secolo, negli Stati Uniti, si sviluppò la tradizione dei “saloon“, luoghi dove si potevano consumare bevande alcoliche. Questi luoghi erano caratterizzati da un lungo bancone, o “bar”, dove i clienti potevano appoggiarsi per consumare i loro drink. Questo termine è stato poi adottato e diffuso in molte parti del mondo per indicare locali dove si servono principalmente bevande, sia alcoliche che non.
Inoltre, il termine “bar” suggerisce anche un’atmosfera informale e un ambiente di socializzazione. È un luogo dove le persone si incontrano per bere qualcosa, parlare, ridere e condividere momenti di relax. Questo aspetto sociale è una caratteristica fondamentale dei bar, che contribuisce a rendere questi luoghi così popolari e apprezzati.
Nel tempo, il concetto di bar si è evoluto e differenziato, dando vita a varie tipologie di locali, come i pub, i cocktail bar, i wine bar e molti altri, ognuno con le sue particolarità e il suo stile, ma tutti accomunati dal fatto di essere luoghi di ritrovo e socializzazione.
In conclusione, il termine “bar” si riferisce alla barra o al bancone dove si servono le bevande, ma ha assunto un significato più ampio, indicando un luogo di incontro, di conversazione e di relax, dove si possono consumare bevande e spesso anche piccoli pasti. La parola “bar” evoca un’immagine, un’atmosfera, e rappresenta una parte importante della nostra cultura e del nostro modo di vivere.