Tinder è la più popolare app di incontri al mondo, con circa 75 milioni di utenti attivi ogni mese: tuttavia una buona metà degli iscritti non ha alcuna intenzione di incontrare le persone con cui chatta. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori della Stanford Medicine e pubblicato su Cyberpsychology, Behavior, and Social Networking, che ha coinvolto oltre 1.300 persone e ha scoperto anche che quasi due terzi degli utenti della app ha già una relazione o è addirittura sposato.. Motivi diversi. L’obiettivo di chi si iscrive a Tinder dovrebbe essere conoscere nuove persone con le quali intraprendere una relazione amorosa o sessuale: che cosa cerca dunque chi non ha alcuna intenzione di vedere dal vivo le persone a cui dà il match? Molti usano le app di incontri un po’ come dei social media – come fonte di intrattenimento e distrazione, per aumentare la propria autostima e le emozioni positive.. Lo studio. Oltre a indagare i motivi che portano a iscriversi alla app, gli studiosi – che hanno coinvolto 1.387 utenti Tinder anglofoni dai 17 agli 84 anni di età – hanno chiesto ai partecipanti quanti match avessero e con quante persone si fossero incontrati di persona, se avessero o meno una relazione, se fossero selettivi nella scelta del partner e anche che si autovalutassero sotto alcuni aspetti psicologici come l’impulsività, la depressione, la solitudine e la stima di sé. Infine è stato loro chiesto quanto fossero soddisfatti nel complesso di Tinder.. Soddisfatti o no? In media, gli utenti hanno dato un punteggio di 2,39 su 4 in quanto a soddisfazione generale nei confronti della app, e di 3,05 su 5 agli incontri avuti grazie alla app. I ricercatori hanno sviluppato un modello di machine learning per determinare quanto ogni variabile fosse in grado di predire la soddisfazione nella app.
Ne è emerso che le variabili connesse a motivazioni positive – come utilizzare la app per trovare un partner o qualcuno con cui relazionarsi e avere più match – erano alla base di una maggiore soddisfazione. Al contrario, le variabili connesse a motivazioni negative – come utilizzare Tinder per far fronte a emozioni negative, avere un atteggiamento di chiusura verso possibili relazioni ed essere impulsivi o depressi – erano legate a una minore soddisfazione.. Il giusto mood. I risultati, che – è importante sottolinearlo – sono il frutto di uno studio relativamente ristretto rispetto al totale degli iscritti a Tinder, evidenziano come iscriversi a una app di incontri non sia una buona idea se si soffre di problemi di salute mentale.
Al pari dei social media, queste app rischiano infatti di esacerbare disturbi come la depressione, l’ansia e la bassa stima di se stessi. È importante quindi non solo utilizzare le app di incontri per lo scopo per il quale sono state create (incontrare persone), ma anche farlo quando si è mentalmente sereni e pronti ad affrontare un’eventuale relazione..
La metà degli iscritti a Tinder non ha alcuna intenzione di incontrare le persone con cui chatta, e quasi due utenti su tre hanno già una relazione o sono sposati.