Rispetto agli antichi Greci, abbiamo in genere degli Egizi un’immagine più sobria, di un popolo meno soggetto agli eccessi. Gli Egizi non avevano Dioniso, è vero, ma a ben vedere nel loro pantheon c’era Bes, il più brutto degli dei. Un nano con le gambe storte, criniera di leone e piume sulla testa, coda e pelle da leopardo. Fra le altre cose era il coppiere della dea Athor, quella dell’amore, dedita però anche alla birra.
Bes aveva quindi a che fare con l’ebrezza e la danza (come Dioniso in Grecia), ma oltre all’alcool in suo nome gli Egizi assumevano droghe psicoattive in cocktail a base di erbe e fluidi umani. È quanto ha appurato uno studio apparso su Research Square, portale di anteprime rilasciate per suggerimenti in vista della revisione delle riviste scientifiche.. Pozione da sballo. Lo studio ha coinvolto oltre al Tampa Museum of Art e alla South California University, due università italiane, quelle di Milano e di Trieste, con Fiorella Florian, Luca Chiesa e Lisa Vaccari. Indagando sul contenuto dei cosiddetti “vasi Bes”, oggetti molto diffusi nelle case e nelle tombe degli Egizi, hanno identificato all’interno di uno di questi, di epoca tolemaica (II secolo a.C.) residui organici e sostanze chimiche che provano l’uso di bevande rituali in grado di provocare ebrezza e trance.
Le analisi – avvenute con tecniche di microspettroscopia e genetiche all’avanguardia – hanno rivelato tracce di piante come Peganum harmala, Nimphaea nouchali var. caerulea e una del genere Cleome, tutte con proprietà psicotrope e medicinali. Inoltre, l’identificazione di fluidi umani – mucose (orali o vaginali), latte materno e sangue – suggerisce il loro diretto utilizzo nella pozione rituale, assieme a frutta fermentata, miele o pappa reale. L’identificazione di composti chimici specifici, come alcaloidi e flavonoidi, è indice degli usi psicoattivi e terapeutici della bevanda.. Entità multifunzionale. Bes iniziò a essere popolare in Egitto a partire dal Nuovo Regno (1550-1069 a.C.) da quando cioè si diffusero i suoi vasi. Era ludico e fuori dalle righe e per questo era considerato il protettore dei bambini. In ambito familiare dava anche sostegno erotico alle coppie, favoriva la fecondità e proteggeva dai pericoli del parto e dalle malattie.
Figura probabilmente ispirata, in origine, dai pigmei, che suscitavano le simpatie dei faraoni (li volevano a corte a ballare, cantare e per i loro poteri magici acquisiti nella foresta) Bes combatteva il male anche ad alto livello fra gli dei. Come in un mito molto diffuso nell’antico Egitto, quando fermò l’ira della dea Athor, arrabbiata con l’umanità e assetata di sangue con uno stratagemma. Servì ad Hathor una bevanda alcolica, arricchita con una droga, camuffandola da sangue per farla cadere nell’oblio e in un sonno profondo..
Uno studio rivela che in nome del popolare (ma oggi poco conosciuto) dio egizio Bes era consentito drogarsi con cocktail a base di erbe e fluidi umani.