In risposta a Giovanni.
L’angolo del sorriso.
Articolo godibile data la mia inclinazione linguistica di apprezzamento per l’italiano.
Interessanti e numerosi i commenti che leggerò in più momenti.
Spesso si cade nel ridicolo, come detto da altri, quando ci si ostina ad usare termini o espressioni straniere a tutti i costi oppure usando espressioni contorte e inesistenti o neologismi “d’assalto” denunciando in tal modo il proprio disagio mentale e culturale frutto di un apprendimento orecchiato e raffazzonato.
Potrei fare moltissimi esempi, tra l’altro noti a tutti.
Molte volte, con argomento date o appuntamenti, si sente dire “IL PRIMA POSSIBILE” invece di “prima possibile”.
Immediatamente penso a due persone che si devono incontrare o telefonare e che, per fissare la data chiedono: “IL QUANDO CI VEDIAMO-SENTIAMO?”
Poi, per indicare un servizio o una durata continua e ininterrotta, si sente “H 24” invece di “24 ore al Giorno”.
Sui reati
esiste l’espressione “OMICIDIO STRADALE”.
Mi viene desiderio di arricchire la terminologia in questione. Tipo “omicidio marciapiedale” oppure “supermercatale” oppure “paliero” (se si viene uccisi vicino un palo); e così via.
“Femminicidio”.
E’ contrapposto a maschicidio: naturalmente diverso da ragazzicidio, bambinicidio (esiste infanticidio, ma non ditelo a questi disadattati linguisti) e perfino gaycidio. E altro ancora. Per brevità omettiamo “decennicidio”, “diciottennicidio” a sua volta diviso in maschile e femminile.
Sul meteo
BOMBA D’ACQUA (fa più figo di un vetusto NUBIFRAGIO. Vuoi mettere?): per grandinata si potrebbe dire mitragliata di grandine? E per una serie di fulmini si potrebbe dire luparata saettiera?
Linguistica pura
Come ROBOANTE, invece di reboante; SUCCUBE invece di succubo (declinabile).
NEL SENSO CHE
Simpaticissima espressione di chi è smanioso di apparire colto.
Il soggetto dice una frase e subito aggiunge “nel senso che” facendola seguire da brevissima pausa come di chi vuol far arrivare agli interlocutori il peso del suo acume e della sua erudizione.
Per esempio ad una ipotetica affermazione “erano le quindici”….. nel senso che ….” verrebbe facile ridicolizzarlo aggiungendo “che non erano né le 14 né le 16”.
Un saluto a tutti
In risposta a Giovanni.
L’angolo del sorriso.
Articolo godibile data la mia inclinazione linguistica di apprezzamento per l’italiano.
Interessanti e numerosi i commenti che leggerò in più momenti.
Spesso si cade nel ridicolo, come detto da altri, quando ci si ostina ad usare termini o espressioni straniere a tutti i costi oppure usando espressioni contorte e inesistenti o neologismi “d’assalto” denunciando in tal modo il proprio disagio mentale e culturale frutto di un apprendimento orecchiato e raffazzonato.
Potrei fare moltissimi esempi, tra l’altro noti a tutti.
Molte volte, con argomento date o appuntamenti, si sente dire “IL PRIMA POSSIBILE” invece di “prima possibile”.
Immediatamente penso a due persone che si devono incontrare o telefonare e che, per fissare la data chiedono: “IL QUANDO CI VEDIAMO-SENTIAMO?”
Poi, per indicare un servizio o una durata continua e ininterrotta, si sente “H 24” invece di “24 ore al Giorno”.
Sui reati
esiste l’espressione “OMICIDIO STRADALE”.
Mi viene desiderio di arricchire la terminologia in questione. Tipo “omicidio marciapiedale” oppure “supermercatale” oppure “paliero” (se si viene uccisi vicino un palo); e così via.
“Femminicidio”.
E’ contrapposto a maschicidio: naturalmente diverso da ragazzicidio, bambinicidio (esiste infanticidio, ma non ditelo a questi disadattati linguisti) e perfino gaycidio. E altro ancora. Per brevità omettiamo “decennicidio”, “diciottennicidio” a sua volta diviso in maschile e femminile.
Sul meteo
BOMBA D’ACQUA (fa più figo di un vetusto NUBIFRAGIO. Vuoi mettere?): per grandinata si potrebbe dire mitragliata di grandine? E per una serie di fulmini si potrebbe dire luparata saettiera?
Linguistica pura
Come ROBOANTE, invece di reboante; SUCCUBE invece di succubo (declinabile).
NEL SENSO CHE
Simpaticissima espressione di chi è smanioso di apparire colto.
Il soggetto dice una frase e subito aggiunge “nel senso che” facendola seguire da brevissima pausa come di chi vuol far arrivare agli interlocutori il peso del suo acume e della sua erudizione.
Per esempio ad una ipotetica affermazione “erano le quindici”….. nel senso che ….” verrebbe facile ridicolizzarlo aggiungendo “che non erano né le 14 né le 16”.
Un saluto a tutti