27 Luglio 2024

Come funziona una stampante 3D? Quello che non sapevi

Sentiamo spesso parlare di stampanti 3D, ma pochi di noi ne hanno mai vista una in funzione e meno ancora ne possediamo una. Ma di cosa i tratta veramente e quali tipi di dispositivi esistono? Il termine stampante 3D racchiude un gruppo di diverse tecnologie distinte tra loro. Esistono stampanti che utilizzano materiali differenti, svolgono … Leggi tutto
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Sentiamo spesso parlare di stampanti 3D, ma pochi di noi ne hanno mai vista una in funzione e meno ancora ne possediamo una. Ma di cosa i tratta veramente e quali tipi di dispositivi esistono?

Il termine stampante 3D racchiude un gruppo di diverse tecnologie distinte tra loro. Esistono stampanti che utilizzano materiali differenti, svolgono compiti e ottengono risultati finali molto diversi tra loro. Anche il funzionamento interno della stampante 3D può variare molto da un tipo all’altro o tra un modello più recente o meno.

Come funziona una stampante 3d – Computer-idea.it

Seppure la stampa 3D vede la sua nascita ormai nei lontani anni ’80 come tecnologia per creare dei prototipi in maniera rapida e riducendo i costi in modo importante, oggi  è una delle migliori soluzioni oggi disponibili per la produzione di molti oggetti, in aggiunta ad altre tecnologie come lo stampaggio a iniezione e le tecniche sottrattive. Seppure le diverse stampanti 3D possano variare molto tra loro, il funzionamento di base è lo stesso per tutte le tipologie. Un modello 3D realizzato digitalmente viene trasformato in un oggetto dello spazio fisico aggiungendo un sottilissimo strato alla volta.

Come funziona una stampante 3D: tutti i dettagli

Con un apposito software viene creato il modello 3D dell’oggetto che vogliamo realizzare tramite una tecnica chiamata slicing. Ossia il modello dell’oggetto viene suddiviso in moltissimi strati sottili, che altro non sono che la rappresentazione digitale degli strati di materiale che la stampante andrà a sovrapporre fisicamente l’uno sopra l’altro per realizzare l’oggetto completo in 3 dimensioni.

Le diverse tecnologie di stampa 3D – Computer-idea.it

Tale struttura a strati del modello digitale viene trasformato dalla macchina in una serie di istruzioni scritte in un file, il cosiddetto G-code. A questo punto viene trasmesso alla stampante in modo da poter avviare il processo di stampa 3D. Da questo punto in poi, il processo di creazione, o stampa, dell’oggetto fisico prosegue in modo diverso a seconda della tecnologia utilizzata.

Esistono ad esempio stampanti 3D a filamento (FDM o FFF) che vanno a fondere insieme filamenti di plastica che verranno poi depositati sul piatto di stampa tramite un ugello. Oltre a queste, ci sono alcune stampanti 3D a polvere. Queste, a differenza di quelle a filamento, utilizzano un laser per fondere delle polveri di materiale plastico, che andranno poi alla fine a comporre gli strati del nostro oggetto da realizzare.

I materiali utilizzati possono variare a seconda della tecnologia di stampa 3D che adottiamo. Il più comune è la plastica, più facilmente lavorabile ed economica. Ma è anche possibile utilizzare alcuni tipi particolari di metalli o diversi materiali tecnici realizzati ad hoc. Molto utilizzati infatti i materiali tecnici come quelli trasparenti o più simili alla gomma.

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