È la stessa dottoressa Lauren Wisnieski, autrice dello studio pubblicato su Human-Animal Interactions e docente di sanità pubblica ad ammetterlo. «Cani e gatti possono contribuire positivamente alla qualità del nostro sonno grazie al loro sostegno affettivo: ci danno un senso di sicurezza e compagnia, che può portare a miglioramenti nei livelli di ansia, stress e depressione». Eppure «possono anche disturbare il sonno dei loro padroni». Insomma, dipende.
Avere cani e gatti disturba il sonno
Pure analizzando i dati raccolti i ricercatori hanno trovato una connessione tra il possesso di un animale domestico e i disturbi del sonno (nel proprietario). Sono stati esaminati diversi fattori legati alla qualità del sonno come inquietudine, sonnolenza, mancanza di sonno, più di 15 minuti per addormentarsi e meno di sei ore di sonno medio, scoprendo che chi aveva un animale domestico era statisticamente a maggior rischio di avere disturbi. Sia chiaro: non chi ci dormiva insieme, semplicemente chi ne aveva uno in giro per casa. Soprattutto se il peloso in questione era un gatto, animale “notturno” per eccellenza.
Lo studio era osservazionale, il che significa che i ricercatori non potevano dire con certezza che gli animali domestici causassero un sonno scarso, ma i risultati erano coerenti con studi precedenti che avevano scoperto che il possesso di animali domestici influiva negativamente sulla qualità del sonno.
Ma i benefici del possesso di cani e gatti compensano gli effetti negativi
Lo studio non suggerisce di evitare in modo assoluto la compagnia notturna di cani e gatti. Ma, piuttosto, prefigura qualche accortezza che si può adottare per non farsi disturbare da cane e gatto. In alcuni casi, infatti, «gli effetti benefici del possesso di un animale domestico compensano gli effetti negativi», scrivono i ricercatori.
Chi ha un animale domestico sa quanto piacere può derivare dalla sua presenza, ai piedi del letto (se non sotto le coperte). È chiaro che i suoi movimenti possono essere un fattore disturbante per il sonno. Come anche la sua funzione di “sveglia naturale” la mattina: può essere coinvolgente ma sicuramente non aiuta chi potrebbe dormire ancora un po’.
Consigli per la buonanotte (con il gatto)
Un consiglio che può aiutare? Lo regala Lieve Van Egmond, ricercatrice del sonno della Uppsala Sleep Science Laboratory (Svezia), autrice di uno studio analogo sul rapporto sonno-gatti del 2021. E proprietaria del micio Bacco. «Sono andata da un esperto di comportamento felino, che mi ha consigliato di giocare con il gatto prima di dormire, per attivarne gli istinti predatori». Ha funzionato: dopo il gioco, Van Egmond dava da mangiare al suo gatto che, appagato dalla caccia e dalla ricompensa del cibo, era poi pronto per dormire. E per lasciare dormire anche la sua padrona.
Le ragioni per cui i gatti disturbano – in modo evidente – i loro padroni durante la notte sono infatti legate alla natura crepuscolare (o notturna) del felino. Di norma sono infatti molto più attivi intorno all’alba e al tramonto, ovvero nel periodo della giornata in cui in natura anche le prede sono in movimento. Gli occhi dei gatti sono più adatti alla visione notturna, possono infatti osservare i movimenti e vedere più chiaramente degli essere umani in condizioni di scarsa luminosità. Alcuni, è vero, restano attivi anche durante la notte, ma tutti sono pronti a svegliare i padroni all’alba per la colazione. Per poi regalarsi uno dei loro numerosi pisolini, quando per il proprietario sarà arrivato il momento di iniziare davvero la giornata.
Come funziona il sonno dei gatti
In media, i gatti dormono dalle 13 alle 16 ore nell’arco di una giornata: più o meno il doppio rispetto a un essere umano. Trascorrono i due terzi della loro vita dormendo. Naturalmente non in modo consecutivo, anzi: fanno tanti pisolini anche di pochi minuti. E in genere soltanto il 30% del loro dormire è un sonno profondo.
Come funziona il sonno dei cani
Un cane dorme invece per circa metà della sua giornata (ma fino a 20 ore se è un cucciolo). E anche lui ha una certa passione per i pisolini: gli bastano 20 minuti per completare un ciclo di sonno completo (che comprende fase non-REM e REM). E, come gli umani, anche cani e gatti sognano… o hanno incubi.
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L’articolo Notti bestiali. Avere un cane o un gatto peggiora la qualità del sonno, dice uno studio sembra essere il primo su iO Donna.
È la stessa dottoressa Lauren Wisnieski, autrice dello studio pubblicato su Human-Animal Interactions e docente di sanità pubblica ad ammetterlo. «Cani e gatti possono contribuire positivamente alla qualità del nostro sonno grazie al loro sostegno affettivo: ci danno un senso
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