Ci siamo, sta per rinnovarsi l’appuntamento con le Perseidi, le più note e affascinanti “stelle cadenti dell’anno” (ci sono altre stelle cadenti, per esempio, a gennaio).
In realtà le Perseidi sono visibili già dalla seconda metà di luglio, ma per il 2023 il picco si avrà durante la notte tra il 12 e il 13 agosto, quando, stando agli astronomi, si potranno vedere tra 40 e 60 meteore l’ora. Quest’anno le condizioni sono favorite anche dalla Luna che, sorgendo a notte avanzata, farà sì che durante la tarda serata lo spettacolo sarà assicurato (meteo permettendo, ovviamente). . Qual è l’ora migliore per vedere le Perseidi. Il miglior momento per osservarle sarà dalle 22:00 (ora italiana) in poi, volgendo lo sguardo verso nord-est, anche se sarà possibile che arrivino da altri parti del cielo.
La zona di cielo dove sarà più probabile osservarle, chiamata “radiante”, si trova nella costellazione di Perseo (per trovarla, cercate la più famosa costellazione Cassiopea, a forma di “W”: Perseo è la costellazione più vicina, in basso a sinistra), da cui lo sciame di stelle cadenti prende appunto il nome. Chi ha poca dimestichezza con la volta celeste, può farsi aiutare da varie App, che mostrano le costellazioni del cielo notturno, da Stellarium a Google Sky Map e molte altre.
Per osservare le stelle cadenti non è necessario alcuno strumento, che in ogni caso limiterebbe l’area di cielo che si osserva, ma occorre semplicemente posizionarsi lontano dalle luci dei centri abitati e avere pazienza. Inoltre è dare all’occhio il tempo di abituarsi al buio della notte, prima di avere la “pretesa” di osservare qualche meteora… . Le Perseidi non sono stelle (cadenti). Ma che cosa sono le stelle cadenti? Nella maggior parte dei casi si tratta di piccole particelle di scie di comete o di asteroidi che entrano nell’atmosfera terrestre. Le comete che orbitano attorno al Sole, infatti, lasciano dietro sé una scia di polveri che permane a lungo. Quando la Terra, nella sua rivoluzione attorno alla nostra stella, attraversa una di queste scie, i granelli di polvere entrano nella nostra atmosfera e “si incendiano”. In realtà è l’attrito con l’aria rarefatta a un’altitudine di circa 100 chilometri che le fa riscaldare, brillare e quindi disintegrare.
In questo caso a innescare lo spettacolo è la 109P/Swift-Tuttle, una cometa con un diametro di circa 26 chilometri che ogni 133 anni compie una rivoluzione attorno al Sole.
La Terra attraversa ogni anno la sua scia attorno al 10/12 agosto.. Che c’entrano le Perseidi con San Lorenzo (e le stelle cadenti)?. La cometa 109P/Swift-Tuttle prende il nome dai due scopritori, Lewis Swift e Horace Tuttle, che per primi la osservarono nel 1862, mentre fu l’astronomo Giovanni Schiaparelli (quello che scoprì anche i “canali” di Marte”) a a capire, nel 1865, che la Terra attraversava la scia di quella cometa. L’ultima volta che la 109/P si è avvicinata al Sole fu nel 1992 e non passerà di nuovo fino al 2125.
Le Perseidi, o stelle cadenti, sono note anche come “lacrime di San Lorenzo”: la leggenda vuole infatti che Lorenzo, martirizzato e bruciato su una graticola il 10 agosto del 258 d.C., durante il supplizio abbia versato lacrime che da quel momento avrebbero perennemente vagato nel cielo, tornando sulla Terra ogni anno il 10 agosto..
Tornano le Perseidi: quest’anno il momento migliore per osservare le stelle cadenti è qualche giorno dopo San Lorenzo, tra il 12 e il 13 agosto.