Una comunicazione efficace tra medico e paziente è essenziale per il successo di una cura: ed ecco l’idea di introdurre sistematicamente nella comunicazione medica le faccine che utilizziamo nelle chat. La proposta arriva da un team di studiosi guidati da Shuhan He, esperto in informatica clinica presso la Harvard Medical School che, sulla rivista JAMA Network Open, sostiene che il linguaggio universale delle emoji sarebbe in grado di abbattere le barriere linguistiche. E, nello stesso tempo, promuovere una comunicazione più efficace tra pazienti e operatori sanitari, soprattutto nella compilazione dei questionari.. medici e pazienti in chat. Infatti, molti dei documenti che solitamente vengono distribuiti ai malati nelle diverse fasi del percorso terapeutico sono carichi di linguaggio tecnico, una barriera semantica specialmente nei Paesi con un forte tasso di immigrazione. È qui che entrerebbero in gioco le emoji: sono amichevoli, universalmente note e hanno un significato intuitivo.
Un indizio circa la potenza divulgativa di questo metodo arriva da un altro studio di un team dell’Indiana University School dove emerge che le emoji sono molto utilizzate tra i medici. Nel campione analizzato – 1.319 chat tra i membri del personale sanitario -, l’icona con il pollice su (👍) è risultata essere quella ampiamente più diffusa, rappresentando il 39% del totale, ed è interessante notare come sia preferita allo scrivere “ok”, una parola di due semplici battute, nonostante che per digitarla o per sceglierla ci voglia più tempo.. Come sta? lo dice la faccina. Il nuovo studio, dunque, suggerisce l’introduzione di un sistema di autovalutazione del proprio stato di salute basato su sei “faccine” di facile comprensione (😀🙂😐🙁☹️😭) su cui, tra l’altro, è già stato svolto un test che ha dato esito positivo, coinvolgendo un gruppo di studenti che per due anni e mezzo ha usato le emoji per valutare il proprio stato psicofisico. Con gli ultimi aggiornamenti informatici, tutte le più diffuse chat hanno inoltre introdotto ideogrammi utili alla comunicazione medica, come quelle di cuore, polmoni e stetoscopio, da affiancare a quelle già presenti come, per esempio, siringa (💉) e pillola (💊). Tuttavia ne mancano ancora parecchie, perciò i ricercatori suggeriscono un incontro tra società mediche e organizzazioni di settore. Obiettivo: concordare un elenco completo di simboli che possano essere universalmente riconosciuti e utilizzati, allo scopo di introdurli come standard di una comunicazione medico-paziente che sia al passo con i tempi..
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