In certi momenti di intimità, come quelli in cui ci si bacia, non riusciamo a concentrarci su due sensazioni contemporaneamente: è quanto risulta da uno studio degli psicologi della Royal Halloway, presso l’Università di Londra. Nel corso dei loro esperimenti, i ricercatori hanno notato che, durante il bacio, il cervello ha bisogno di rivolgere l’attenzione a ciò che si sta facendo, e per questo si chiudono le palpebre. Tenerle aperte potrebbe infatti indurre a distrarsi, guardando l’ambiente circostante o continuando a pensare all’attività in corso fino a un attimo prima del bacio.. Cervello al bacio. In un test, a 16 volontari è stato chiesto di svolgere compiti mentali e visivi mentre dei dispositivi applicati alle loro mani emettevano leggere vibrazioni. I risultati hanno mostrato che i partecipanti erano meno sensibili alle stimolazioni tattili mentre erano impegnati in attività visive. Il cervello, infatti, faticherebbe a elaborare gli input visivi in presenza di un altro stimolo sensoriale, specialmente se legato al tatto. Così, secondo i ricercatori, chiudere gli occhi rende disponibili maggiori risorse mentali da dedicare ad altri aspetti della nostra esperienza, come le sensazioni percepite da labbra e lingua..
Chiudere gli occhi mentre si dà un bacio è il modo per concentrarsi esclusivamente su questo atto d’amore.
In certi momenti di intimità, come quelli in cui ci si bacia, non riusciamo a concentrarci su due sensazioni contemporaneamente: è quanto risulta da uno studio degli psicologi della Royal Halloway, presso l’Università di Londra. Nel corso dei loro esperimenti, i ricercatori hanno notato che, durante il bacio, il cervello ha bisogno di rivolgere l’attenzione a ciò che si sta facendo, e per questo si chiudono le palpebre. Tenerle aperte potrebbe infatti indurre a distrarsi, guardando l’ambiente circostante o continuando a pensare all’attività in corso fino a un attimo prima del bacio.. Cervello al bacio. In un test, a 16 volontari è stato chiesto di svolgere compiti mentali e visivi mentre dei dispositivi applicati alle loro mani emettevano leggere vibrazioni. I risultati hanno mostrato che i partecipanti erano meno sensibili alle stimolazioni tattili mentre erano impegnati in attività visive. Il cervello, infatti, faticherebbe a elaborare gli input visivi in presenza di un altro stimolo sensoriale, specialmente se legato al tatto. Così, secondo i ricercatori, chiudere gli occhi rende disponibili maggiori risorse mentali da dedicare ad altri aspetti della nostra esperienza, come le sensazioni percepite da labbra e lingua..