È una scienziata la protagonista e musa ispiratrice di Daniel Del Core che in passerella ci racconta il suo “A day at the lab” . «Il mio obiettivo è definire un guardaroba, promuovendo costruzioni architettoniche, forme fluide e un’idea di ease ispirata alle donne che ammiro e alla loro ricerca nel mondo naturale» così Del Core definisce la collezione.
A rassicurarla e accompagnarla nella giornata i testi e gli articoli scientifici stretti al petto, quest’ultimo protetto da abiti strutturati dalle maniche arrotolate per affrontare la mattina. Il pomeriggio si sveste dai panni di docente e il solito camicie in cotone si trasforma in un candido trench velato e trasparente, indossando persino delle scarpe con una copertura protettiva. Per la sera invece opta per abiti dalla texture molecolare accompagnati da lunghi e aderenti guanti di lattice.
«Il suo guardaroba, una testimonianza dell’armoniosa fusione di scienza ed eleganza, ispira la speranza per un futuro simbiotico nel quale i linguaggi del mondo neurale sono cifrati e le possibilità sono illimitate» afferma il direttore creativo nel comunicato stampa.
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Marco Rambaldi torna, ancora una volta, a celebrare il nostro paese, l’inclusività e tutte le “Tante Care Cose” – come recita il titolo della collezione – che lo caratterizzano. Per l’occasione, Rambaldi torna a sfilare in piazza affermando «la piazza come luogo di incontro è un porto che appartiene a tutti, anche ai vagabondi.»
Il tulle e l’organza si decorano con cristalli Swarovski, la maglieria trova ricami con punti luce colorati e il denim fa la sua prima apparizione nella storia del marchio, decorato con motivi floreali realizzati con stampa laser. Immancabili poi i calzini all’uncinetto che vediamo sbucare dai mocassini Cuoio di Toscana. Le trasparenze ci sfidano e portano a esporci mentre le cose belle della vita le vediamo raffigurate sulla maglieria «Ritroviamo nelle stampe tavole vissute come le nostre coscienze, il benessere delle cose semplici, del buon cibo, della domenica, dei momenti conviviali» afferma il designer.
La nuova Primavera Estate 2025 di Onitsuka Tiger racconta il cammino che affronta la gioventù, dei viaggi da intraprendere e dei sogni da perseguire. Androgina e indecifrabile, la collezione fa emergere i tratti più intimi di questo cammino, come il passaggio all’età adulta tramite i capi basici che si trasformano in completi più strutturati. Per lui e lei in passerella si alternano capi over a maglieria attillata, sfilano gilet e maglieria dai filati spessi.
La palette colori rimane semplice, con colori neutri che aspettano di trovare un’identità. A caratterizzare la collezione la capsule collection realizzata con Wolford – brand produttore tessile di skinwear – composta da abiti aderenti dai toni nude.
È una scienziata la protagonista e musa ispiratrice di Daniel Del Core che in passerella ci racconta il suo “A day at the lab” . «Il mio obiettivo è definire un guardaroba, promuovendo costruzioni architettoniche, forme fluide e un’idea di ease ispirata alle donne che ammiro e alla loro ricerca nel mondo naturale» così Del Core definisce la collezione.A rassicurarla e accompagnarla nella giornata i testi e gli articoli scientifici stretti al petto, quest’ultimo protetto da abiti strutturati dalle maniche arrotolate per affrontare la mattina. Il pomeriggio si sveste dai panni di docente e il solito camicie in cotone si trasforma in un candido trench velato e trasparente, indossando persino delle scarpe con una copertura protettiva. Per la sera invece opta per abiti dalla texture molecolare accompagnati da lunghi e aderenti guanti di lattice. «Il suo guardaroba, una testimonianza dell’armoniosa fusione di scienza ed eleganza, ispira la speranza per un futuro simbiotico nel quale i linguaggi del mondo neurale sono cifrati e le possibilità sono illimitate» afferma il direttore creativo nel comunicato stampa.Marco Rambaldi torna, ancora una volta, a celebrare il nostro paese, l’inclusività e tutte le “Tante Care Cose” – come recita il titolo della collezione – che lo caratterizzano. Per l’occasione, Rambaldi torna a sfilare in piazza affermando «la piazza come luogo di incontro è un porto che appartiene a tutti, anche ai vagabondi.»Il tulle e l’organza si decorano con cristalli Swarovski, la maglieria trova ricami con punti luce colorati e il denim fa la sua prima apparizione nella storia del marchio, decorato con motivi floreali realizzati con stampa laser. Immancabili poi i calzini all’uncinetto che vediamo sbucare dai mocassini Cuoio di Toscana. Le trasparenze ci sfidano e portano a esporci mentre le cose belle della vita le vediamo raffigurate sulla maglieria «Ritroviamo nelle stampe tavole vissute come le nostre coscienze, il benessere delle cose semplici, del buon cibo, della domenica, dei momenti conviviali» afferma il designer.La nuova Primavera Estate 2025 di Onitsuka Tiger racconta il cammino che affronta la gioventù, dei viaggi da intraprendere e dei sogni da perseguire. Androgina e indecifrabile, la collezione fa emergere i tratti più intimi di questo cammino, come il passaggio all’età adulta tramite i capi basici che si trasformano in completi più strutturati. Per lui e lei in passerella si alternano capi over a maglieria attillata, sfilano gilet e maglieria dai filati spessi.La palette colori rimane semplice, con colori neutri che aspettano di trovare un’identità. A caratterizzare la collezione la capsule collection realizzata con Wolford – brand produttore tessile di skinwear – composta da abiti aderenti dai toni nude.
È una scienziata la protagonista e musa ispiratrice di Daniel Del Core che in passerella ci racconta il suo “A day at the lab” . «Il mio obiettivo è definire un guardaroba, promuovendo costruzioni architettoniche, forme fluide e un’idea di ease ispirata alle donne che ammiro e alla loro ricerca nel mondo naturale» così Del Core definisce la collezione.
A rassicurarla e accompagnarla nella giornata i testi e gli articoli scientifici stretti al petto, quest’ultimo protetto da abiti strutturati dalle maniche arrotolate per affrontare la mattina. Il pomeriggio si sveste dai panni di docente e il solito camicie in cotone si trasforma in un candido trench velato e trasparente, indossando persino delle scarpe con una copertura protettiva. Per la sera invece opta per abiti dalla texture molecolare accompagnati da lunghi e aderenti guanti di lattice.
«Il suo guardaroba, una testimonianza dell’armoniosa fusione di scienza ed eleganza, ispira la speranza per un futuro simbiotico nel quale i linguaggi del mondo neurale sono cifrati e le possibilità sono illimitate» afferma il direttore creativo nel comunicato stampa.
Marco Rambaldi torna, ancora una volta, a celebrare il nostro paese, l’inclusività e tutte le “Tante Care Cose” – come recita il titolo della collezione – che lo caratterizzano. Per l’occasione, Rambaldi torna a sfilare in piazza affermando «la piazza come luogo di incontro è un porto che appartiene a tutti, anche ai vagabondi.»
Il tulle e l’organza si decorano con cristalli Swarovski, la maglieria trova ricami con punti luce colorati e il denim fa la sua prima apparizione nella storia del marchio, decorato con motivi floreali realizzati con stampa laser. Immancabili poi i calzini all’uncinetto che vediamo sbucare dai mocassini Cuoio di Toscana. Le trasparenze ci sfidano e portano a esporci mentre le cose belle della vita le vediamo raffigurate sulla maglieria «Ritroviamo nelle stampe tavole vissute come le nostre coscienze, il benessere delle cose semplici, del buon cibo, della domenica, dei momenti conviviali» afferma il designer.
La nuova Primavera Estate 2025 di Onitsuka Tiger racconta il cammino che affronta la gioventù, dei viaggi da intraprendere e dei sogni da perseguire. Androgina e indecifrabile, la collezione fa emergere i tratti più intimi di questo cammino, come il passaggio all’età adulta tramite i capi basici che si trasformano in completi più strutturati. Per lui e lei in passerella si alternano capi over a maglieria attillata, sfilano gilet e maglieria dai filati spessi.
La palette colori rimane semplice, con colori neutri che aspettano di trovare un’identità. A caratterizzare la collezione la capsule collection realizzata con Wolford – brand produttore tessile di skinwear – composta da abiti aderenti dai toni nude.