La sonda russa senza equipaggio “Luna-25” si è schiantata contro la superficie lunare.
Lo ha fatto sapere la stessa agenzia spaziale russa Roscosmos in un comunicato diffuso attraverso la piattaforma di messaggistica istantanea Telegram, dove specifica che sabato19 agosto era prevista una manovra che avrebbe consentito a Luna-25, di “inserirsi in un’orbita ellittica pre-aterraggio”. Fine delle comunicazioni. Domenica, intorno alle 13:57 ora italiana, la comunicazione con la sonda si è interrotta del tutto e tutti i tentativi messi in atto nelle ore successive per ripristinare il contatto non hanno dato risultati.
“Da un’analisi preliminare”, spiega il comunicato di Roscosmos, “a causa di uno scostamento dei parametri dell’impulso rispetto ai calcoli, il dispositivo è passato a un’orbita non pianificata e ha cessato la sua esistenza dopo una collisione con la superficie della Luna”.. L’agenzia russa aveva ammesso che la missione Luna-25 era rischiosa. Era la prima missione della Russia verso il nostro satellite naturale in quasi 50 anni e doveva essere una dimostrazione delle potenzialità del Paese nell’esplorazione planetaria. Se la missione fosse andata come da programma avrebbe portato la prima sonda in assoluto ad atterrare sul Polo Sud della Luna, un luogo ambito sia dagli Stati Uniti sia dalla Cina come area per la costruzione della prima base lunare. In quell’area infatti, esistono crateri ricchi di ghiaccio e forse anche metalli utili alle attività umane.
Se avesse completato correttamente l’allunaggio, Luna-25 sarebbe stata la quarta missione russo/sovietica a raccogliere e analizzare campioni di suolo lunare con particolare riferimento alla presenza di acqua.
Rischi noti. Roscosmos aveva riconosciuto ancora prima della partenza che la missione Luna-25 era rischiosa e poteva fallire. La sonda era stata lanciata dal cosmodromo di Vostochny nella regione dell’estremo oriente dell’Amur in Russia l’11 agosto scorso ed era entrata in orbita lunare con successo mercoledì della scorsa settimana.. La perdita della sonda russa è stato un duro colpo per Roscosmos. La perdita di Luna-25 è un duro colpo per Roscosmos. Il programma spaziale civile della Russia infatti, è in declino da diversi anni, poiché i finanziamenti statali sono sempre più focalizzati verso interessi militari e dopo aver rotto quasi ogni collaborazione con il mondo occidentale a seguito dell’invasione dell’Ucraina nel 2022, la Russia ha ridotto al minimo le proprie prospettive di ricerca spaziale.
Se fosse andata bene… La missione sarebbe stata seguita da altre due, Luna-26 e Luna-27 che in futuro avrebbero dovuto aprire la strada all’arrivo di uomini sulla superficie lunare. In tutte le missioni era inizialmente coinvolta anche l’Europa, ma quest’ultima si era ritirata a seguito alla decisione del Consiglio dell’ESA dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Una commissione interministeriale appositamente creata indagherà sulle cause di questo insuccesso.
Nella sua “corsa” verso il Polo Sud lunare, la Russia era in competizione con l’India, la quale ha lanciato anch’essa una sua navicella, la Chandrayaan-3, che dovrebbe atterrare mercoledì prossimo 23 agosto alle 14:04 italiane (salvo modifiche di traiettoria dell’ultima ora). Questa missione ha in programma anche di depositare un rover sul suolo lunare, per esplorare le rocce e i crateri attorno al luogo di atterraggio e di raccogliere dati e immagini da inviare sulla Terra..
L’agenzia spaziale russa ha comunicato di avere perso i contatti con la sonda Luna-25: la navicella si era inserita su un’orbita non prevista e si è schiantata sulla Luna.