Vi ricordate “Caccia a Ottobre Rosso”? È un celebre film del 1990 interpretato da Sean Connery nei panni di Marko Ramius, comandante di un sommergibile sovietico chiamato (appunto) Ottobre Rosso. Quest’ultimo era dotato di un dispositivo chiamato Caterpillar, un sistema di propulsione senza parti in movimento e quindi particolarmente silenzioso, che lo rendeva impossibile da rintracciare.
Dal cinema ai laboratori. Ebbene, 35 anni dopo la DARPA, il braccio operativo del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, sta lavorando a un sistema di propulsione navale del tutto simile al Caterpillar descritto nel film.. Cuore del progetto è un motore definito dagli ideatori “magnetoidrodinamico”, che non utilizza componenti in rotazione (eliche, alberi o ingranaggi) ma solo corrente elettrica e magneti.
Funziona grazie all’applicazione di un campo magnetico a un flusso di corrente elettrica. Questo genera una forza, chiamata forza di Lorentz, che agisce sull’acqua spingendola all’interno di un tubo dal quale fuoriesce sotto forma di idrogetto. La spinta dell’acqua fa avanzare la barca o il sottomarino velocemente e in maniera assolutamente silenziosa.Niente di nuovo, o quasi. La propulsione magnetoidrodinamica non è del tutto nuova: gli scienziati ci lavorano dagli anni ’60. Nel 1992 la Japanese Ship and Ocean Foundation ha applicato un motore di questo tipo a una barca di 30 metri la Yamato-1, ma con risultati modesti: il sistema assorbiva grandi quantità di energia a fronte di una velocità di circa 6 nodi.
Il test aveva però dimostrato la validità dell’idea. . Secondo la DARPA il sistema giapponese può oggi essere reso più efficiente grazie a magneti di nuova generazione, molto più potenti di quelli degli anni 90, del tutto analoghi a quelli sviluppati per contenere il plasma generato dalla fusione nucleare.
Un altro problema riscontrato sulla Yamato-1 era la rapida corrosione degli elettrodi: l’acqua salata infatti deteriora i metalli molto in fretta e questo processo è ulteriormente accelerato dal passaggio di corrente elettrica. Il processo può oggi essere contenuto grazie ai rivestimenti di nuova concezione ideati per le batterie dei veicoli elettrici.
I ricercatori della Difesa sembrano insomma ottimisti e nel giro di qualche anno pensano di riuscire a realizzare una Yamato-2, molto più efficiente ed utilizzabile nel mondo reale rispetto alla prima versione.
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30 anni dopo l’uscita di “Caccia a Ottobre Rosso”, la DARPA progetta un sistema di propulsione navale simile a quello del celebre sottomarino russo.