La parola che troverete più spesso associata ai Gimnofioni o Apodi è “misteriosi”. Sembrano vermi ma sono in realtà anfibi, appartenenti a un ordine nel quale tutte le specie sono prive di zampe, e spesso anche di occhi; vivono sottoterra ed escono raramente all’aria aperta, il che li colloca appunto tra gli anfibi meno studiati in assoluto. Grazie a una ricerca pubblicata su Animal Microbiome, però, ora sappiamo qualcosa di più su quelle che comunemente vengono chiamate anche “cecilie”: le madri usano un metodo mai osservato prima per trasmettere parte dei batteri del loro microbioma ai figli, facendoli pasteggiare sulla loro stessa pelle.. A pranzo, pelle! In molti animali (umani compresi) le madri passano i propri batteri ai figli in un modo o nell’altro, favorendo la formazione e consolidamento del loro microbioma. Negli anfibi, però, il fenomeno non era stato mai osservato prima: quelli più studiati, come rane e salamandre, non praticano quasi mai forme di cure parentali post-natali, ma si limitano ad accompagnare l’uovo fino alla schiusa per poi abbandonarlo. I gimnofioni, al contrario, dedicano molto tempo alla cura dei figli: la specie studiata, Herpele squalostoma, è una delle tante nelle quali le madri nutrono i loro cuccioli tramite dermatofagia. In altre parole, quando l’uovo si schiude sviluppano un nuovo strato di pelle ricco di sostanze nutrienti che il figlio usa per nutrirsi nei primi giorni della sua vita. E non solo: un’analisi comparata di madri e figli, incentrata sulla pelle e sugli intestini, ha rivelato che, tramite la pelle, i gimnofioni trasmettono alla loro progenie anche una serie di batteri utili.. la dermatofagia infantile. In particolare, lo studio dei campioni prelevati dai cuccioli, e il confronto con la composizione batterica dell’ambiente circostante, ha dimostrato che il microbioma di questi anfibi è influenzato quasi esclusivamente da quello dei loro genitori, e che ci sono al contrario pochissimi batteri in comune con il posto in cui sono cresciuti. La dermatofagia infantile, quindi, è anche un modo per aiutare il figlio a sviluppare un microbioma sano e funzionale: questo significa che tutti gli altri anfibi che non si dedicano alle cure parentali, hanno un qualche svantaggio rispetto ai gimnofioni? È una delle domande che si pone lo studio, che essendo il primo del suo genere per quanto riguarda gli anfibi non può che essere solo l’inizio di una lunga strada..
I gimnofioni sono anfibi nei quali le madri “passano” i batteri ai figli nutrendoli con la loro pelle.