ROMA _ Trenta eventi tra spettacoli di danza, teatro, musica e installazioni con trentuno ospiti tra nazionali e stranieri che parteciperanno dal 22 al 6 ottobre alla quarta edizione di “Interazioni” battezzata “Flashback-flashforward”, direzione artistica di Salvo Lombardo e organizzazione a cura di Chiasma in coproduzione con Actl, cioè Associazione Teatrale dei Comuni del Lazio, Orbita/Spellbound, Centro nazionale di danza in collaborazione con Largo Venue, Centrale Preneste e Libreria Griot. In realtà si tratta di due manche: una dal 22 al 26 settembre, l’altra dal 2 al 6 ottobre. La prima parte negli spazi della zona est della Capitale con Centrale Preneste e Largo Venue, mentre la seconda si terrà presso lo Spazio Rossellini. In diverse sedi si terrà il laboratorio di visione interculurale del giornalista e critico teatrale Luca Lotano con l’educatrice e artista iraniana Zara Kian. A spiegare quale è il filo che unisce due concetti antitetici come Flashback e Flashforward è il direttore artistico.
“Il Flashback -spiega Lombardo – è un riportare a galla eventi, immagini, memorie, azioni, che si sono svolti in un momento precedente rispetto al presente della “storia”. Il Flashforward costituisce il processo inverso, la prolessi o anticipazione di un tempo a venire, di eventi, immagini, memorie non ancora emerse rispetto al presente. Ed è tra le macerie del già accaduto e tumulti del tempo attuale che si apre una fessura dalla quale scorgere accenni di un tempo a venire: il tempo del desiderio”.
Opere quindi tra personale e politico, pratiche solitarie e interazioni, sia nei contenuti che nelle modalità produttive. Sono attesi i seguenti artisti: Diana Anselmo, Youness Atbane, Sara Basta, Anna Basti, Alessandro Bosetti, Marta Capaccioli, Raphaelle Delaunay, Michela Depetris, Fabritia D’Intino, Aurelio Di Virgilio, Daria Greco, Nicola Galli, Jacques Gamblin, Laura Gazzani, Vincent Giampino, Paola Granato, Teodora Grano, Moad Haddadi, Zara Kian, Claudio Larena, Luca Lotano, Lotic, Edoardo Mozzanega, Lara Odin, Lucrezia Palandri, Saif ur Rehman Raja, Cristina Kristal Rizzo, Francesca Santamaria, Parini Secondo, Valerie Tameu, Stefano Tomassini.
Si comincia il 22 al Largo Venue (ore 19) con la presentazione del libro“Hjra” scritto da Saif ur Rehnan Raja che dialogherà con Paola Granato sulla singolare storia raccontata nel suo libro di un ragazzo pachistano in Italia, ritenuto troppo “italiano”dai suoi connazionali e viceversa troppo “pachistano” dagli italiani di sua conoscenza.
Alle 20 spazio a Michela Depretis che alle 20 con la performance “Wow Wide Web”, ricerca ibrida tra danza, suono e ipnosi. Si chiude alle 21,30 con Lotic, dj e performer che presenterà dal vivo il suo secondo album “Water”. Fabritia D’Intino, Daria Greco e Marta Olivieri curano “Ricevimento”, una piattaforma rivolta a un gruppo intergenerazionale che vuole aprire il campo delle possibilità intorno al tema della formazione e che si declinerà in due sessioni di ricerca affidate all’autrice e performer Teodora Grano e all’artista visiva Sara Basta oltre che, naturalmente, a chi partecipa. I due laboratori verteranno sul tema della scrittura e del racconto (il 23 e 24 settembre presso Centrale Preneste (dalle 16 alle 19). Negli stessi giorni anche la videoinstallazione “Ulteriori segni visivi” dell’artista e performer Diana Anselmo (dalle 19 alle 22). In Prima nazionale alle 19,30 va in scena “Spintə”, di Claudio Larena, una performance che “riflette sull’ambiguità del gesto della spinta, in termini relazionali, individuali e fisici, attraverso una ricerca che fa riferimento a un oggetto dalla semplicità ancestrale come l’altalena”.
La coreografa Cristina Kristal Rizzo, un’ora dopo propone “Invisibile Piece (repertorio anno 2012)” costruita a partire da “La Morte del Cigno” danzata da Anna Pavlova nel 1924; creata nel 2012, viene ripresa su invito di Interazioni Festival. Al termine la coreografa incontra lo studioso Stefano Tomassini.
Teodora Grano, il giorno successivo alle 18 a Largo Venue (ma anche 18,30, 19 e 19,30), mostrerà “Daughters” una performance site-specific, in cui la danza, partendo da un punto biografico, racconta “di un legame familiare che va al di fuori della biologia”.
Di nuovo a Centrale Preneste il 25 settembre (18,30 -19.30), la francese Laura Odin tiene un laboratorio sull’arte di fabbricazione artigianale degli organi a rullo di cui la sua famiglia è l’ultima a mantenere viva questa tradizione. Youness Atbane alle 20,30 in “The Waterproofed Artist” in cui ambienta uno scenario apocalittico a Venezia. Alle 21,45 la danza di Moad Haddadi e la musica di Laura Odin propongono in “Moftarak” un “viaggio alla ricerca del proprio posto nel mondo e del significato dato a una pagina bianca, metafora di una vita appena nata, dove altri hanno tracciato le loro impronte”.
Sempre a Centrale Preneste, l’indomani 26 settembre, la danzatrice Anna Basti propone alle 18,30 “Le classique c’est chic!” una lezione di danza aperta e partecipativa allo scopo di “decolonizzare l’immaginario che riguarda la tecnica classica accademica”. Dalle 19 alle 22 si potrà fruire dell’installazione “Via” che proietterà il documentario “Michael Jackson: On the wall” omaggio all’artista pop di Raphaelle Delaunay, danzatrice e coreografa e Jacques Gamblin attore. Alle 20,30 anteprima nazionale di “Umlaut” di Vincent Giampino, con Greta Francolini e Vincent Giampino, in cui il corpo “rimando continuo di scarti in asincrono, opera fuori dal tempo cronologico come una dieresi sulla genealogia corporea”. Un’ora dopo anteprima nazionale di “Graziosissimo” di Laura Gazzani con Francesca Rinalsi, Laura Gazzani e Nicolò Giorgini ispirato al metodo del maestro di balletto Enrico Cecchetti ed esplora “il gesto codificato della danza classica, il “port de bras”, mostrando come possa integrarsi nella nostra esperienza quotidiana”.
A partire dal 3 ottobre il festival si sposterà nello Spazio Rossellini dove si potranno seguire quattro eventi in coproduzione con “Orbita/Spellbound”: Jeplane con Aurelio Virgilio (alle 20) in cui prosegue la riflessione sul paesaggio iniziata nel 2021 a Roma “sviluppando il desiderio di concretizzare un paesaggio interiore e allo stesso tempo artificiale e manipolabile”. Segue “Keern” di Daria Greco (ore 21) accompagnata dal suono di Jomoon e che attraverso l’improvvisazione, mostra “parentele col mondo dell’hip hop e del balletto classico, praticando l’esercizio di trattenere ogni deriva dopo averla abbondantemente sviscerata”.
“Come sopravvivere in caso di danni permanenti” di Francesca Santamaria è una “radiografia coreografica” cioè “un referto che svela il funzionamento di una macchina imperfetta, che vuole appunto indagare il tema del dolore fisico ed emotivo post-trauma” (ore 21,45). Il 4 ottobre si apre con “Dreams about Dyng” di Lucrezia Palandri e Marta Capaccioli, dedicato al momento del trapasso e del lutto “pensato per celebrare il momento della sepoltura come un’esperienza luminosa e vitale, per restituire dolcezza a quel momento di passaggio universale che l’occidente ha relegato a tabù” (ore 20). “Hide” di Edoardo Mozzanega, in prima nazionale (e in scena un’ora dopo alle 21) è una “chiamata a calarsi nell’abisso, dove la limitazione dell’oscurità e la sottrazione agli stimoli del mondo sono un’occasione per affinare i sensi interni”.
“Dove hanno tremato le placche”, di Valerie Tameu apre la giornata del 5 ottobre (alle ore 20). Qui la relazione tra il corpo e l’archivio è esplorata partendo dalle esperienze migratorie della sua famiglia verso Torino, città di cui l’artista restituisce un ritratto di inizio anni Ottanta. Coprodotta con Atcl Lazio, “Coniugazioni” del compositore e artista sonoro Alessandro Bosetti, è inteso come “un’esperienza sinestetica ipnotica e stimolante che chiede di associare tra loro due categorie di oggetti totalmente incongrue tra loro quali, quella dei verbi e quella degli accordi, per dimostrare che grammatica e armonia funzionano in modo analogo” (ore 21). Spetta alla performance “Genoma scenico” di Nicola Galli aprire l’ultima giornata del festival, il 6 ottobre (ore 18). La performance interattiva di danza è realizzata da Margherita Dotta, Nicola Galli, Giulio Petrucci, Silvia Remigio. Il pubblico è invitato a scoprire l’originale unicità della performance, grazie all’impiego di un dispositivo ludico liberamente ispirato alla ricerca genomica. Chiude la quarta edizione di “Interazioni Festival” lo spettacolo “Hit” di Parini Secondo per Bienoise, con Sissj Bassani, Martina Piazzi, Camilla Neri, Francesca Pizzagalli, un progetto coreografico e musicale sul salto della corda utilizzato come elemento percussivo.
A Milano invece, la rivista “Hystrio” diretta da Claudia Cannella, domenica 22 apre la stagione dei premi attribuiti dai collaboratori e redattori. Il Premio Hystrio si articola in differenti sezioni della scena, dalla regia all’inyterpretazione, dalla drammaturgia alla progettualiotà, compagnie emergenti e quelle che valorizzano il linguaggio del corpo. La premiazione si terrà alle ore 21 al Teatro Puccini. Eccoli.
Interpretazione. Sarà assegnato a Carmine Maringola. Neanche ventenne partecipa ad azioni del Living Theatre e di Alchemical Theatre di Berlino, Nel 2005 entra a far parte della compagnia Sud Costa Occidentale, come attore, scenografo e fotografo.
Regia. Il premio va a Carmelo Rifici. Regista collaboratore di Luca Ronconi in “Progetto Domani”. Firma decine di lavori per Napoli Teatro Festival, Piccolo di Milano, Teatro Due di Parma etc… Nel 2021 è insignito con il titolo di Maestro dal Premio Radicondoli per il Teatro, Premio Hystrio digital stage e Premio Speciale Ubu.
Drammaturgia Premio Hystrio a Linda Dalisi. Ha iniziato nel 2010 collaborando con Antonio Latella. Per lui firma diversi lavori (“Peer Gynt”, Pinocchio”, “Aminta” e “tra gli altri “Who’s afraid of Virginia Wolf?”). Nel 2018 conduce con Letizia Russo un workshop per la Biennale College Teatro. Nel 2023 conduce uno dei percorsi di “Drammaturgie. Alta formazione di scrittura teatrale” per la Scuola Teatro Iolanda Gazzerro di Ert. Nel 2023-24 è docente nel Master in Teatro, Pedagogia e Didattica dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Altre Muse. Premio destinato a progetti e profesisoi del teatri è assegnato a “Fuori Luogo La Spezia” a cura di Scarti, centro di produzione teatrale nato nel 2007 diretto da Andrea Cerri.
Iceberg. Il premio destinato a una compagnia emergente va questo anno a Putéca Calidònia nata nel 2018 dall’incontro tra sei ex allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli. Nel 2021 ha ricevuto il Premio Cappelletti per “Felicissima jurnata”.
Corpo a Corpo. Il premio è assegnato al coreografo e danzatore Marco D’Agostin, Premio Ubu 2018 come miglior performer under 35 Premio Ubu 2023 per lo spettacolo “Gli Anni”.
Il Premio Twister va allo spettacolo “Natale in Casa Cupiello, spettacolo per attore cum Figuris” di Teatri Associati di Napoli e Interno 5 di Eduardo Di Filippo, regia di Lello Serao, interprete unico Luca Saccoia. Il premio è assegnato dal pubblico mediante un sondaggio online.
Il Premio Scritture di scena per drammaturghi under 35 è andato a Matthieu Pastore con il testo “Tragèdie Coreenne ovvero l’Amour à la Francaise”. Segnalati “Pelle” di Chiara Arrigoni, “Un ratto” di Alberto Fumagalli, “Il pianeta gigante” di Luca Cardetta.
Premio “Mariangela Melato” per giovani attori sono: Chiara Ferrara e Giacomo Ferraù.
Dal 17 settembre sempre al Teatro Elfo Puccini si svolge anche “Hystrio Festival”, progetto interamente dedicato alla scena italiana under 35. 10 spettacoli, 6 letture sceniche in collaborazione con Situazione Drammatica/Progetto il Copione guidata da Tindaro Granata.
Sezione fondamentale del festival è quella dedicata al Premio Hystrio. Da venerdì 20 a domenica 22 si svolgeranno le finali del Premio Hystrio alla Vocazione, con i 40 attori under 30 selezionati fra i 300 candidati ascoltati durante le pre-selezioni di Roma e Milano, a cui si aggiunge la mise en espace del testo vincitore del Premio Hystrio Scritture di Scena, che quest’anno ha registrato 141 testi proposti.,
Per gli spettacoli: si è aperto il 17 settembre con “Dopo la tempesta” diretto da Andrea Piazza, e “End-to End” di Andrea Dante. Il 18 è stata la volta di “Ilva football club” di Usine Baug e Fratelli Maniglio. A seguire “Witch is” della Compagnia Landi/Mignemi/Paris. Il 19 è stata la volta di “Joanna Karol Paul” scritto e diretto da Giulia Massimini e “La tragedia di Riccardo III” di Gianluca Bonagura ed Edoardo Sorgente.
Il 20 spazio a “Luisa” , spettacolo dedicato alle persone fragili della coreografa Valentina Dal Mas, vincitrice del Premio Scenario Periferie 2023 e poi “Il canto del bidone” di Alice Sinigaglia. Il 21 è il turno di “Afanis” della compagnia Ctr+Alt+Canc e “Tre liriche” drammaturgia e regia di Jacopo Neri.
La serata dedicata alla festa dei premi Hystrio inizierà domenica 22 alle ore 18,30, con la mise en espace del testo vincitore Premio Hystrio Scritture di Scena 2024, “Tragédie Coréenne ovvero L’Amour à la Française” di Matthieu Pastore. Con la regia di Claudio Autelli, interpretato da Alfonso De Vreese, Marta Malvestiti, Matthieu Pastore, lo spettacolo si ispira a un fatto di cronaca. Véronique e Jean-Louis sono una coppia di espatriati a Seul che corrispondono, in tutto, agli ideali sociali che la modernità ci propone come modello di perfezione, eppure uno strato di ghiaccio fragile e sottile ricopre e cristallizza questa coppia.
ROMA _ Trenta eventi tra spettacoli di danza, teatro, musica e installazioni con trentuno ospiti tra nazionali e stranieri che parteciperanno dal 22 al 6
ROMA _ Trenta eventi tra spettacoli di danza, teatro, musica e installazioni con trentuno ospiti tra nazionali e stranieri che parteciperanno dal 22 al 6 ottobre alla quarta edizione di “Interazioni” battezzata “Flashback-flashforward”, direzione artistica di Salvo Lombardo e organizzazione a cura di Chiasma in coproduzione con Actl, cioè Associazione Teatrale dei Comuni del Lazio, Orbita/Spellbound, Centro nazionale di danza in collaborazione con Largo Venue, Centrale Preneste e Libreria Griot. In realtà si tratta di due manche: una dal 22 al 26 settembre, l’altra dal 2 al 6 ottobre. La prima parte negli spazi della zona est della Capitale con Centrale Preneste e Largo Venue, mentre la seconda si terrà presso lo Spazio Rossellini. In diverse sedi si terrà il laboratorio di visione interculurale del giornalista e critico teatrale Luca Lotano con l’educatrice e artista iraniana Zara Kian. A spiegare quale è il filo che unisce due concetti antitetici come Flashback e Flashforward è il direttore artistico.
“Il Flashback -spiega Lombardo – è un riportare a galla eventi, immagini, memorie, azioni, che si sono svolti in un momento precedente rispetto al presente della “storia”. Il Flashforward costituisce il processo inverso, la prolessi o anticipazione di un tempo a venire, di eventi, immagini, memorie non ancora emerse rispetto al presente. Ed è tra le macerie del già accaduto e tumulti del tempo attuale che si apre una fessura dalla quale scorgere accenni di un tempo a venire: il tempo del desiderio”.
Opere quindi tra personale e politico, pratiche solitarie e interazioni, sia nei contenuti che nelle modalità produttive. Sono attesi i seguenti artisti: Diana Anselmo, Youness Atbane, Sara Basta, Anna Basti, Alessandro Bosetti, Marta Capaccioli, Raphaelle Delaunay, Michela Depetris, Fabritia D’Intino, Aurelio Di Virgilio, Daria Greco, Nicola Galli, Jacques Gamblin, Laura Gazzani, Vincent Giampino, Paola Granato, Teodora Grano, Moad Haddadi, Zara Kian, Claudio Larena, Luca Lotano, Lotic, Edoardo Mozzanega, Lara Odin, Lucrezia Palandri, Saif ur Rehman Raja, Cristina Kristal Rizzo, Francesca Santamaria, Parini Secondo, Valerie Tameu, Stefano Tomassini.
Si comincia il 22 al Largo Venue (ore 19) con la presentazione del libro“Hjra” scritto da Saif ur Rehnan Raja che dialogherà con Paola Granato sulla singolare storia raccontata nel suo libro di un ragazzo pachistano in Italia, ritenuto troppo “italiano”dai suoi connazionali e viceversa troppo “pachistano” dagli italiani di sua conoscenza.
Alle 20 spazio a Michela Depretis che alle 20 con la performance “Wow Wide Web”, ricerca ibrida tra danza, suono e ipnosi. Si chiude alle 21,30 con Lotic, dj e performer che presenterà dal vivo il suo secondo album “Water”. Fabritia D’Intino, Daria Greco e Marta Olivieri curano “Ricevimento”, una piattaforma rivolta a un gruppo intergenerazionale che vuole aprire il campo delle possibilità intorno al tema della formazione e che si declinerà in due sessioni di ricerca affidate all’autrice e performer Teodora Grano e all’artista visiva Sara Basta oltre che, naturalmente, a chi partecipa. I due laboratori verteranno sul tema della scrittura e del racconto (il 23 e 24 settembre presso Centrale Preneste (dalle 16 alle 19). Negli stessi giorni anche la videoinstallazione “Ulteriori segni visivi” dell’artista e performer Diana Anselmo (dalle 19 alle 22). In Prima nazionale alle 19,30 va in scena “Spintə”, di Claudio Larena, una performance che “riflette sull’ambiguità del gesto della spinta, in termini relazionali, individuali e fisici, attraverso una ricerca che fa riferimento a un oggetto dalla semplicità ancestrale come l’altalena”.
La coreografa Cristina Kristal Rizzo, un’ora dopo propone “Invisibile Piece (repertorio anno 2012)” costruita a partire da “La Morte del Cigno” danzata da Anna Pavlova nel 1924; creata nel 2012, viene ripresa su invito di Interazioni Festival. Al termine la coreografa incontra lo studioso Stefano Tomassini.
Teodora Grano, il giorno successivo alle 18 a Largo Venue (ma anche 18,30, 19 e 19,30), mostrerà “Daughters” una performance site-specific, in cui la danza, partendo da un punto biografico, racconta “di un legame familiare che va al di fuori della biologia”.
Di nuovo a Centrale Preneste il 25 settembre (18,30 -19.30), la francese Laura Odin tiene un laboratorio sull’arte di fabbricazione artigianale degli organi a rullo di cui la sua famiglia è l’ultima a mantenere viva questa tradizione. Youness Atbane alle 20,30 in “The Waterproofed Artist” in cui ambienta uno scenario apocalittico a Venezia. Alle 21,45 la danza di Moad Haddadi e la musica di Laura Odin propongono in “Moftarak” un “viaggio alla ricerca del proprio posto nel mondo e del significato dato a una pagina bianca, metafora di una vita appena nata, dove altri hanno tracciato le loro impronte”.
Sempre a Centrale Preneste, l’indomani 26 settembre, la danzatrice Anna Basti propone alle 18,30 “Le classique c’est chic!” una lezione di danza aperta e partecipativa allo scopo di “decolonizzare l’immaginario che riguarda la tecnica classica accademica”. Dalle 19 alle 22 si potrà fruire dell’installazione “Via” che proietterà il documentario “Michael Jackson: On the wall” omaggio all’artista pop di Raphaelle Delaunay, danzatrice e coreografa e Jacques Gamblin attore. Alle 20,30 anteprima nazionale di “Umlaut” di Vincent Giampino, con Greta Francolini e Vincent Giampino, in cui il corpo “rimando continuo di scarti in asincrono, opera fuori dal tempo cronologico come una dieresi sulla genealogia corporea”. Un’ora dopo anteprima nazionale di “Graziosissimo” di Laura Gazzani con Francesca Rinalsi, Laura Gazzani e Nicolò Giorgini ispirato al metodo del maestro di balletto Enrico Cecchetti ed esplora “il gesto codificato della danza classica, il “port de bras”, mostrando come possa integrarsi nella nostra esperienza quotidiana”.
A partire dal 3 ottobre il festival si sposterà nello Spazio Rossellini dove si potranno seguire quattro eventi in coproduzione con “Orbita/Spellbound”: Jeplane con Aurelio Virgilio (alle 20) in cui prosegue la riflessione sul paesaggio iniziata nel 2021 a Roma “sviluppando il desiderio di concretizzare un paesaggio interiore e allo stesso tempo artificiale e manipolabile”. Segue “Keern” di Daria Greco (ore 21) accompagnata dal suono di Jomoon e che attraverso l’improvvisazione, mostra “parentele col mondo dell’hip hop e del balletto classico, praticando l’esercizio di trattenere ogni deriva dopo averla abbondantemente sviscerata”.
“Come sopravvivere in caso di danni permanenti” di Francesca Santamaria è una “radiografia coreografica” cioè “un referto che svela il funzionamento di una macchina imperfetta, che vuole appunto indagare il tema del dolore fisico ed emotivo post-trauma” (ore 21,45). Il 4 ottobre si apre con “Dreams about Dyng” di Lucrezia Palandri e Marta Capaccioli, dedicato al momento del trapasso e del lutto “pensato per celebrare il momento della sepoltura come un’esperienza luminosa e vitale, per restituire dolcezza a quel momento di passaggio universale che l’occidente ha relegato a tabù” (ore 20). “Hide” di Edoardo Mozzanega, in prima nazionale (e in scena un’ora dopo alle 21) è una “chiamata a calarsi nell’abisso, dove la limitazione dell’oscurità e la sottrazione agli stimoli del mondo sono un’occasione per affinare i sensi interni”.
“Dove hanno tremato le placche”, di Valerie Tameu apre la giornata del 5 ottobre (alle ore 20). Qui la relazione tra il corpo e l’archivio è esplorata partendo dalle esperienze migratorie della sua famiglia verso Torino, città di cui l’artista restituisce un ritratto di inizio anni Ottanta. Coprodotta con Atcl Lazio, “Coniugazioni” del compositore e artista sonoro Alessandro Bosetti, è inteso come “un’esperienza sinestetica ipnotica e stimolante che chiede di associare tra loro due categorie di oggetti totalmente incongrue tra loro quali, quella dei verbi e quella degli accordi, per dimostrare che grammatica e armonia funzionano in modo analogo” (ore 21). Spetta alla performance “Genoma scenico” di Nicola Galli aprire l’ultima giornata del festival, il 6 ottobre (ore 18). La performance interattiva di danza è realizzata da Margherita Dotta, Nicola Galli, Giulio Petrucci, Silvia Remigio. Il pubblico è invitato a scoprire l’originale unicità della performance, grazie all’impiego di un dispositivo ludico liberamente ispirato alla ricerca genomica. Chiude la quarta edizione di “Interazioni Festival” lo spettacolo “Hit” di Parini Secondo per Bienoise, con Sissj Bassani, Martina Piazzi, Camilla Neri, Francesca Pizzagalli, un progetto coreografico e musicale sul salto della corda utilizzato come elemento percussivo.
A Milano invece, la rivista “Hystrio” diretta da Claudia Cannella, domenica 22 apre la stagione dei premi attribuiti dai collaboratori e redattori. Il Premio Hystrio si articola in differenti sezioni della scena, dalla regia all’inyterpretazione, dalla drammaturgia alla progettualiotà, compagnie emergenti e quelle che valorizzano il linguaggio del corpo. La premiazione si terrà alle ore 21 al Teatro Puccini. Eccoli.
Interpretazione. Sarà assegnato a Carmine Maringola. Neanche ventenne partecipa ad azioni del Living Theatre e di Alchemical Theatre di Berlino, Nel 2005 entra a far parte della compagnia Sud Costa Occidentale, come attore, scenografo e fotografo.
Regia. Il premio va a Carmelo Rifici. Regista collaboratore di Luca Ronconi in “Progetto Domani”. Firma decine di lavori per Napoli Teatro Festival, Piccolo di Milano, Teatro Due di Parma etc… Nel 2021 è insignito con il titolo di Maestro dal Premio Radicondoli per il Teatro, Premio Hystrio digital stage e Premio Speciale Ubu.
Drammaturgia Premio Hystrio a Linda Dalisi. Ha iniziato nel 2010 collaborando con Antonio Latella. Per lui firma diversi lavori (“Peer Gynt”, Pinocchio”, “Aminta” e “tra gli altri “Who’s afraid of Virginia Wolf?”). Nel 2018 conduce con Letizia Russo un workshop per la Biennale College Teatro. Nel 2023 conduce uno dei percorsi di “Drammaturgie. Alta formazione di scrittura teatrale” per la Scuola Teatro Iolanda Gazzerro di Ert. Nel 2023-24 è docente nel Master in Teatro, Pedagogia e Didattica dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Altre Muse. Premio destinato a progetti e profesisoi del teatri è assegnato a “Fuori Luogo La Spezia” a cura di Scarti, centro di produzione teatrale nato nel 2007 diretto da Andrea Cerri.
Iceberg. Il premio destinato a una compagnia emergente va questo anno a Putéca Calidònia nata nel 2018 dall’incontro tra sei ex allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli. Nel 2021 ha ricevuto il Premio Cappelletti per “Felicissima jurnata”.
Corpo a Corpo. Il premio è assegnato al coreografo e danzatore Marco D’Agostin, Premio Ubu 2018 come miglior performer under 35 Premio Ubu 2023 per lo spettacolo “Gli Anni”.
Il Premio Twister va allo spettacolo “Natale in Casa Cupiello, spettacolo per attore cum Figuris” di Teatri Associati di Napoli e Interno 5 di Eduardo Di Filippo, regia di Lello Serao, interprete unico Luca Saccoia. Il premio è assegnato dal pubblico mediante un sondaggio online.
Il Premio Scritture di scena per drammaturghi under 35 è andato a Matthieu Pastore con il testo “Tragèdie Coreenne ovvero l’Amour à la Francaise”. Segnalati “Pelle” di Chiara Arrigoni, “Un ratto” di Alberto Fumagalli, “Il pianeta gigante” di Luca Cardetta.
Premio “Mariangela Melato” per giovani attori sono: Chiara Ferrara e Giacomo Ferraù.
Dal 17 settembre sempre al Teatro Elfo Puccini si svolge anche “Hystrio Festival”, progetto interamente dedicato alla scena italiana under 35. 10 spettacoli, 6 letture sceniche in collaborazione con Situazione Drammatica/Progetto il Copione guidata da Tindaro Granata.
Sezione fondamentale del festival è quella dedicata al Premio Hystrio. Da venerdì 20 a domenica 22 si svolgeranno le finali del Premio Hystrio alla Vocazione, con i 40 attori under 30 selezionati fra i 300 candidati ascoltati durante le pre-selezioni di Roma e Milano, a cui si aggiunge la mise en espace del testo vincitore del Premio Hystrio Scritture di Scena, che quest’anno ha registrato 141 testi proposti.,
Per gli spettacoli: si è aperto il 17 settembre con “Dopo la tempesta” diretto da Andrea Piazza, e “End-to End” di Andrea Dante. Il 18 è stata la volta di “Ilva football club” di Usine Baug e Fratelli Maniglio. A seguire “Witch is” della Compagnia Landi/Mignemi/Paris. Il 19 è stata la volta di “Joanna Karol Paul” scritto e diretto da Giulia Massimini e “La tragedia di Riccardo III” di Gianluca Bonagura ed Edoardo Sorgente.
Il 20 spazio a “Luisa” , spettacolo dedicato alle persone fragili della coreografa Valentina Dal Mas, vincitrice del Premio Scenario Periferie 2023 e poi “Il canto del bidone” di Alice Sinigaglia. Il 21 è il turno di “Afanis” della compagnia Ctr+Alt+Canc e “Tre liriche” drammaturgia e regia di Jacopo Neri.
La serata dedicata alla festa dei premi Hystrio inizierà domenica 22 alle ore 18,30, con la mise en espace del testo vincitore Premio Hystrio Scritture di Scena 2024, “Tragédie Coréenne ovvero L’Amour à la Française” di Matthieu Pastore. Con la regia di Claudio Autelli, interpretato da Alfonso De Vreese, Marta Malvestiti, Matthieu Pastore, lo spettacolo si ispira a un fatto di cronaca. Véronique e Jean-Louis sono una coppia di espatriati a Seul che corrispondono, in tutto, agli ideali sociali che la modernità ci propone come modello di perfezione, eppure uno strato di ghiaccio fragile e sottile ricopre e cristallizza questa coppia.