Inutile negarlo: è difficile non cadere nella tentazione di spettegolare al lavoro, parlando – di solito non bene – dei colleghi. Per questo, un team di ricerca della Washington State University (Usa) ha indagato su questa abitudine, arrivando alla conclusione che la carriera di chiunque potrebbe dipendere (anche) dal gossip: parlare bene o male di qualcuno, si sa, influenza i comportamenti degli altri.
niente Benefit lavorativo. I ricercatori hanno condotto un esperimento che ha coinvolto un campione molto eterogeneo di partecipanti. Per esempio, un gossip positivo (leggi: uno scambio di informazioni sulla reputazione di altri membri della comunità) riguardante il lavoro di una persona rendeva gli altri più propensi a darle un benefit lavorativo; il pettegolezzo negativo, invece, lo bloccava.. Scatta la Competizione. La cosa più interessante emersa dallo studio è però la motivazione che sta dietro a un pettegolezzo, e che finora non era mai stata indagata seriamente. Si pensava che parlare di altre persone della propria comunità aiutasse a far rispettare le norme sociali o che servisse a creare un legame tra i “pettegoli”.
I risultati propendono invece verso un modello evoluzionistico competitivo: le persone usano il gossip per competere le une con le altre riguardo alle risorse preziose nella loro comunità. Insomma, sarà anche vero che i pettegolezzi possono avere degli aspetti positivi perché aiutano a socializzare e anche conoscere il mondo, seppur indirettamente, attraverso le informazioni altrui. Ma per quanto riguarda la carriera (propria o altrui), meglio stare un po’ più attenti..
Gli psicologi affermano che il gossip ha degli aspetti positivi perché aiuta a socializzare. Ma che cosa succede in ufficio dove i pettegolezzi sono molto diffusi?