
Pubblicato il 31/01/2024
Sono sempre più gli articoli scientifici ritrattati, anche da riviste autorevoli, per errori o, peggio, falsificazioni fraudolente. E, nel frattempo, è nato l’inquietante fenomeno della “vendita delle firme”, cioè servizi che offrono, dietro pagamento, la possibilità di essere inclusi tra gli autori di un articolo. In questo contesto, emerge e si fa sempre più importante nell’editoria scientifica la figura del whistelblower, che svolge in modo metodico un’attività di verifica.
Crediti immagine: Immagine di fabrikasimf su Freepik
Nel mondo dell’editoria scientifica sta emergendo una nuova figura, a metà tra lo scienziato e il detective: il segnalatore di errori in articoli pubblicati in riviste scientifiche (anche importanti). Si chiama whistelblower ma non è una talpa e nemmeno una gola profonda, perché svolge l’attività di controllo alla luce del sole con un lavoro di metodico, a volte lungo e complesso, per evidenziare errori che possono essere stati fatti in buona fede, magari per la fretta di pubblicare, oppure essere di natura fraudolenta.
[[{“value”:”di Patrizia Caraveo
Pubblicato il 31/01/2024
Sono sempre più gli articoli scientifici ritrattati, anche da riviste autorevoli, per errori o, peggio, falsificazioni fraudolente. E, nel frattempo, è nato l’inquietante fenomeno della “vendita delle firme”, cioè servizi che offrono, dietro pagamento, la possibilità di essere inclusi tra gli autori di un articolo. In questo contesto, emerge e si fa sempre più importante nell’editoria scientifica la figura del whistelblower, che svolge in modo metodico un’attività di verifica.
Crediti immagine: Immagine di fabrikasimf su Freepik
Ricerca scientificaNel mondo dell’editoria scientifica sta emergendo una nuova figura, a metà tra lo scienziato e il detective: il segnalatore di errori in articoli pubblicati in riviste scientifiche (anche importanti). Si chiama whistelblower ma non è una talpa e nemmeno una gola profonda, perché svolge l’attività di controllo alla luce del sole con un lavoro di metodico, a volte lungo e complesso, per evidenziare errori che possono essere stati fatti in buona fede, magari per la fretta di pubblicare, oppure essere di natura fraudolenta.”}]]