“Agrivoltaico” è un termine giovane, nato con il nuovo millennio, che descrive un innovativo modo di produrre energia, ottenuta grazie all’installazione di pannelli solari in campi adibiti alla pastorizia e all’agricoltura. Il risultato ottenuto è quello di massimizzare l’uso dei terreni con benefici reciproci per tutte le attività coinvolte. Al momento in Italia sono circa un centinaio i progetti di questo tipo, che vedono come principale promotore Enel Green Power, secondo i cui calcoli sarebbe sufficiente utilizzare appena lo 0,1% del territorio italiano per raggiungere gli obiettivi di produzione di energia solare posti per il 2030.. Sostenibilità dell’attività agricola. I progetti agrivoltaici prevedono l’installazione di pannelli fotovoltaici su strutture sollevate a circa 5 metri dal suolo, grazie alle quali è possibile sfruttare al meglio il percorso del sole nel cielo, ottimizzando l’angolo di incidenza dell’irradiazione e aumentando la produzione di energia elettrica. I campi così allestiti creano inoltre particolari condizioni microclimatiche che tendono a migliorare la resa di alcune colture selezionate, a fornire zone ombreggiate al bestiame durante i mesi più caldi, a ridurre le necessità di irrigazione e a favorire una maggiore sostenibilità dell’attività agricola. Il rendimento può aumentare tra il 20% e il 60% a seconda delle produzioni: coltivazioni come i peperoni, per esempio, possono registrare un incremento del 60%, mentre la coltura del foraggio può raggiungere un’efficienza superiore al 40%.. Fauna e biodiversità. Oltre ai benefici descritti, l’agrivoltaico offre anche prospettive interessanti per i futuri sviluppi: l’infrastruttura richiesta per l’installazione facilita il posizionamento dei sensori deputati alla raccolta dei dati, aprendo la strada a un’agricoltura più intelligente basata sull’analisi scientifica dei terreni, con ricadute positive sull’impiego dei fertilizzanti e sull’irrigazione, agevolando trattamenti specifici e contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale delle attività agricole. I progetti già operativi, così come quelli al vaglio per il futuro, mirano anche alla salvaguardia della fauna e delle biodiversità. L'”Agrivoltaico Open Labs” di Bastardo (Perugia), per esempio, si sta concentrando sulla tutela delle api e di altri insetti impollinatori.
L’attività di ricerca e sperimentazione nell’ambito dell’agrivoltaico è parte integrante dei programmi di monitoraggio del National Biodiversity Future Center, finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che coinvolge anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e altri istituti di ricerca italiani.
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L’agrivoltaico produce energia green ottenuta con pannelli solari in campi dedicarti alla pastorizia e all’agricoltura.