Il nostro Pianeta è sempre più caldo: anche gli scettici hanno potuto toccare con mano gli effetti dei cambiamenti climatici nelle ultime settimane, tra gli incendi e le temperature infernali del sud Italia e le alluvioni e le raffiche di vento del nord. In un contesto simile, è importante (oltre a cercare di fare il possibile per non peggiorare la situazione) capire quali sono le conseguenze per la salute umana di queste temperature sempre più alte, che diventeranno nostro malgrado la norma. Per questo un gruppo di ricercatori dell’Arizona State University ha sviluppato un manichino in grado di respirare, tremare e sudare per studiare le conseguenze dell’ipertermia sul corpo umano e capire come proteggerci dal caldo negli anni a venire.. ANDI. ANDI (questo il suo nome, che sta per Advanced Newton Dynamic Instrument) è un manichino termico − la cui produzione costa oltre mezzo milione di dollari − che permette di misurare la quantità di calore che riceve dall’ambiente: «è un modo molto realistico per studiare la risposta di un umano a situazioni climatiche estreme, senza far correre rischi a persone reali», spiega Konrad Rykaczewski, professore di ingegneria meccanica e uno degli sviluppatori di ANDI.. Com’è fatto. Il manichino ha una pelle supertecnologica in resina epossidica e fibra di carbonio, disseminata di sensori che valutano il calore diffuso nel corpo. ANDI ha anche un sistema di raffreddamento interno e dei pori che gli consentono di respirare e sudare. Con 35 zone termiche indipendenti, suda – come gli umani – soprattutto sulla schiena.. Studiare l’ipertermia. I ricercatori vogliono usare ANDI per capire meglio in che modo l’ipertermia (il surriscaldamento del corpo umano) danneggi l’organismo, e come contrastarne gli effetti. Il manichino è riprogrammabile all’infinito, perciò può essere utilizzato per creare una copia digitale di una qualunque categoria di persone: anziani, giovani, uomini, donne – gli scienziati possono simulare i meccanismi di termoregolazione specifici di ogni individuo, arrivando a capire in che modo il caldo estremo influisce su determinati gruppi.. A cosa serve? ANDI servirà a disegnare e testare vestiti resistenti al caldo, capire in che modo riprogettare le nostre città per renderle più resistenti ai cambiamenti climatici e proteggere i più deboli. Il team di ricerca si augura inoltre, in futuro, di riuscire a sviluppare sensori low-cost da utilizzare nei cantieri per stabilire le ore di lavoro in base al calore che viene realmente percepito sul luogo e alla salute dei lavoratori, piuttosto che basandosi su condizioni meteorologiche generiche..
ANDI è un manichino che suda, respira e trema: gli scienziati vogliono usarlo per studiare gli effetti del caldo estremo sul corpo umano.